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ISTAT: aggiornamento del piano di fabbisogno e articolo 54

Assemblea venerdì 16 luglio ore 10.30

15/07/2021
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Mercoledì 14 luglio si è svolto l’incontro tra amministrazione e sindacati sui due argomenti all’ordine del giorno: l’articolo 54 e l’aggiornamento del Piano di fabbisogno.

Articolo 54

L’amministrazione ha quantificato il fondo art. 90, derivante dalle cessazioni del 2019 e 2020, in 234.621,79 euro, che consentono circa 100 passaggi di livello.

Nella distribuzione di queste risorse fra gli aventi diritto l’amministrazione ha presentato una tabella che ci è apparsa errata. In particolare gli aventi diritto al passaggio da VI a V Cter sono enormemente sottostimati. Ci aspettiamo quindi una tabella aggiornata con i numeri corretti.

Per quanto riguarda i criteri, abbiamo ribadito la richiesta di procedere a un'ulteriore assunzione dalle graduatorie del 2019 (non si tratterebbe di uno scorrimento, in quanto si utilizzerebbero i residui dell’ultima procedura). L’amministrazione ha dichiarato la sua contrarietà, senza però giustificarla.

Abbiamo quindi chiesto di considerare e valorizzare le idoneità alle precedenti procedure, peraltro in alcuni casi ormai “doppie”.

Infine abbiamo chiesto, per avere meno contenziosi e anche per velocizzare i lavori delle commissioni, di prevedere criteri più chiari e lineari rispetto al 2019 per la valutazione dei titoli.

L’amministrazione si è impegnata a produrre una bozza di verbale di confronto, contenente i numeri corretti degli aventi diritto e partendo dall’accordo del 2017, per giungere nei prossimi giorni alla firma e quindi al bando entro fine mese (la scadenza dovrà essere posta almeno a metà settembre per consentire ai colleghi di partecipare), condizione necessaria per terminare la procedura entro fine anno e avere quindi gli inquadramenti al 1° gennaio 2021.

Aggiornamento del Piano di fabbisogno

Nella prossima riunione del Consiglio è previsto un aggiornamento del piano di fabbisogno (il terzo dall’inizio dell’anno).

La priorità è far partire subito i concorsi da VI Cter. L’emergenza dovuta alle cessazioni non rimpiazzate da assunzioni continua infatti a creare scompensi in tutti i settori dell’Istituto ed è destinata a peggiorare nei prossimi mesi: sono ormai 102 le cessazioni già avvenute o programmate per il 2021 (erano solo 64 nell’ultimo aggiornamento del piano di fabbisogno)! 

I concorsi vanno fatti presto e bene, utilizzando tutti gli strumenti innovativi a disposizione. Abbiamo fatto notare come la scelta di avere commissioni con tutti i membri esterni non abbia dato risultati in termini di rapidità (anzi!) e proposto quindi un investimento apposito su commissioni interne, con l’input di svolgere i concorsi il più velocemente possibile.

Le modalità alternative di reclutamento ideate 2 mesi fa non sono ancora partite e sembrano destinate al fallimento. L’amministrazione ha confermato di avere abbandonato l’idea di assumere I, II e III livelli dalle graduatorie di altri enti (ENEA e INAPP), mentre è ancora in corso la procedura per reclutare 7 funzionari di V livello e 6 collaboratori di amministrazione di VI livello da graduatorie dell’università di Roma Tre (da notare che nell'aggiornamento di maggio erano 9 funzionari e 9 collaboratori tecnici: almeno queste risorse inutilizzate dovrebbero andare immediatamente a incrementare nuovamente i posti del concorso al VI livello!). 

Nel bando di mobilità aperto per 40 Cter saranno previsti 12 posti per le sedi regionali.

Abbiamo chiesto quindi di usare tutte le risorse aggiuntive, derivanti dalle maggiori cessazioni, dai ritardi nei concorsi e dalle minori spese (a causa della vincita di personale interno) per aumentare i posti, specialmente dei concorsi di VI e III livello e per scorrere le graduatorie dei concorsi in corso di svolgimento, dai quali l’amministrazione prevede di risparmiare notevolmente (a causa della vincita di molti colleghi già interni). 

Parallelamente andrebbero incrementati i posti del bando art. 22 in proporzione ai nuovi posti al III livello, e attivati ulteriori bandi art. 22, come da sempre richiesto dalla FLC, anche per i profili dei livelli IV-VIII per i quali si sta procedendo a reclutamento dall’esterno (Funzionario di amministrazione, Collaboratore tecnico e Collaboratore di amministrazione), per consentire al personale inquadrato nei livelli più bassi di accedere a un profilo più adeguato al proprio titolo di studio e professionalità.

L’indicatore che detta il limite di spesa per il personale era nel 2020 al 62%: non si capisce perché occorre farlo scendere ulteriormente. Ci sono risorse: usiamole per assumere. 

Serve un Istat pronto per le sfide dei prossimi anni, a cominciare dal PNRR e continuando con il polo strategico nazionale per l’informatica.

Secondo quanto relazionato dal direttore DCRU Weber, per quanto riguarda i concorsi del 2018, quelli al I livello dovrebbero chiudersi a luglio (dirigente tecnologo) e a settembre (dirigente di ricerca). Per il II livello ci vuole più tempo: si cercherà di finire entro l’anno ma forse non sarà possibile.

Il direttore del personale Weber ha spiegato che l’Istat si sta orientando per utilizzare, sia per le prove scritte al III livello previste per ottobre che per i futuri concorsi al VI e III livello, del sistema informatico Proctoring, che consente di svolgere gli esami da remoto. In queste ore dovrebbe uscire la manifestazione d’interessi per acquisire la piattaforma apposita.

Dovrebbe inoltre arrivare nei prossimi giorni la risposta degli organi vigilanti a una richiesta dell’Istat sulla possibilità di ridurre le prove scritte dei concorsi del 2018 al III livello (da due a una).

Per il concorso di VI livello c’è l’impegno scritto dell’amministrazione a destinare una parte dei posti alla sedi territoriali: crediamo sia necessaria una quantificazione!

Abbiamo ribadito che non c’è nessuna motivazione ragionevole per ripartire con le assunzioni a tempo determinato, come pure alcuni direttori propongono. Peraltro la normativa è in continuo mutamento e sarà oggetto di ulteriore confronto in sede di rinnovo del contratto nazionale. Il direttore generale ha assicurato che non è all’ordine del giorno nessuna assunzione a termine. Ovviamente questo non vuol dire che si debba continuare a utilizzare in modo esteso le consulenze esterne: servono - appunto - nuove risorse stabili, con le necessarie competenze.

Per quanto riguarda l’articolo 15, abbiamo chiesto di far uscire al più presto le FAQ e di risolvere i problemi interpretativi, come quello che riguarda il passaggio a dirigente di ricerca, che attualmente sembra escludere chi non è o è stato capo servizio, con il risultato probabile e paradossale di avere meno vincitori dei posti a concorso (considerando anche i concorsi del 2018).

Abbiamo quindi chiesto che fine abbia fatto la procedura per gli anticipi di fascia: nessuna risposta!

Ricordiamo inoltre che è importante mantenere l’impegno di bandire a settembre l’art. 42.

Infine abbiamo ricordato la nota inviata dal segretario generale della FLC, Sinopoli, in merito al possibile e auspicabile processo di internalizzazione della rete di rilevazione dell’Istat: un impegno che andrebbe ribadito nel piano di fabbisogno.

In relazione con la riorganizzazione in corso (e a quella che seguirà probabilmente entro fine anno), abbiamo chiesto di attivare, come successe con la modernizzazione nel 2015, l’art. 4 c. 3 e l’art. 9 c. 3 del CCNL 2000-2001 della ricerca, per incrementare le risorse destinate al trattamento accessorio di tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Infine abbiamo chiesto rassicurazioni rispetto al processo di riorganizzazione in atto. Il direttore generale ha ribadito che la scadenza del 14 luglio per la compilazione della survey non è assolutamente tassativa, pur invitando a compilarla, per permettere alla DCRU di lavorare al meglio e dare le giuste opportunità ai colleghi. Abbiamo inoltre chiesto rassicurazioni su alcune situazioni specifiche (colleghi in part time o telelavoro) ed è stato risposto che queste posizioni non subiranno mutamenti.

Abbiamo richiamato la richiesta inoltrata venerdì scorso, alla quale non è stato dato riscontro, relativamente alla necessità di una “presentazione” dei nuovi dirigenti ai lavoratori, tramite un incontro o anche per iscritto. Il direttore generale ha risposto che i dirigenti hanno dato disponibilità, ma non c’è una data per questo confronto.

Invitiamo quindi il personale in assemblea per confrontarci venerdì 16 luglio dalle 10.30 alle 12.30, all’usuale link su Teams.

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