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ISTAT, rete di rilevazione sulle forze di lavoro: il 25 settembre sciopero contro l'esternalizzazione

La FLC Cgil ha indetto per venerdì 25 settembre uno sciopero nazionale delle ultime 3 ore e presidio in Via Balbo a Roma con assemblea esterna dalle ore 9.30 alle 13.00.

22/09/2009
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Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia della chiusura della procedura di appalto per la rete di rilevazione FOL sulle forze di lavoro. L'IPSOS, vincitrice della gara, si appresta a firmare un contratto per due anni, per gestire la rilevazione dell'ISTAT.

La FLC Cgil sostiene da tempo la necessità di un rafforzamento del ruolo pubblico dell'ISTAT e della sua indipendenza e autonomia. In particolare, in relazione all'esternalizzazione della rete di rilevazione sulle forze di lavoro, ha presentato una proposta di soluzione da tutti ritenuta seria e convincente. Avere una propria rete di rilevazione, per l'Istituto di Statistica, è stata e rimane la scelta di qualità più significativa e riconosciuta da molti anni a questa parte, una scelta che ne rafforza il ruolo e l'autorevolezza.

È per questo, che riteniamo la soluzione adottata un passo indietro per la credibilità e l'autorevolezza della statistica pubblica italiana, che mette a rischio, peraltro, 317 posti di lavoro.

È per questo, che il prossimo 25 settembre si svolgerà uno sciopero nazionale, indetto dalla FLC Cgil, delle ultime 3 ore e presidio in Via Balbo a Roma con assemblea esterna dalle ore 9.30 alle 13.00.

Roma, 22 settembre 2009
_____________________

FLC Cgil Istat

Stop all'esternalizzazione della rete di rilevazione:
sciopero dei lavoratori, ultime 3 ore del 25 settembre

Con la vittoria della gara d'appalto, che sta per essere formalizzata, la nota società privata di sondaggi IPSOS si appresta a firmare un contratto per due anni, per gestire la rilevazione dell'Istat sulle forze di lavoro.
Dopo anni di battaglie e di difficoltà interne ed esterne ad uscire da un impantanamento in cui si è ficcata la dirigenza dell'Istituto Nazionale di Statistica, sembra essere giunto il momento della parola fine su una vicenda tra le più paradossali della storia dell'ente di ricerca di via Balbo.

La speranza nel cambio di vertice dell'Istituto (ad agosto si è insediato Enrico Giovannini) è risultata vana: nessuno ha messo in discussione l'esternalizzazione, e per almeno due anni (proprio in questi tempi di crisi economica, in cui è determinante la disponibilità di dati imparziali e affidabili) la rilevazione sull'occupazione in Italia sarà affidata alla società di Nando Pagnoncelli. Il primo atto del nuovo Presidente è nei fatti in continuità con la peggiore condotta mostrata dalla Dirigenza Istat negli ultimi anni.

L'esternalizzazione infatti, almeno a parole, non era la proposta di nessuno. Dai vertici dell'Istat fino al ministero di Brunetta, tutti dichiaravano di voler scongiurare una soluzione che aggrava i conti pubblici, rischia di compromettere l'affidabilità dell'indagine e non dà alcuna garanzia occupazionale a chi ogni giorno è chiamato a indagare sul lavoro degli italiani: i 317 rilevatori, a co.co.co. da 7 anni, si apprestano infatti a diventare co.co.pro..

La FLC Cgil, che ha presentato una proposta di soluzione della vicenda da tutti ritenuta seria e convincente, ha proclamato fin da luglio, quando è stata riaperta la gara d'appalto, lo sciopero nazionale dell'Istat per il 25 settembre.

Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare allo sciopero per fermare questa decisione sciagurata e difendere un'idea di statistica pubblica, indipendente e autonoma, libera dai condizionamenti politici e dagli interessi privati, che crediamo sia propria della stragrande maggioranza non solo dei dipendenti dell'Istat, ma dell'opinione pubblica, a cui rivolgiamo la nostra denuncia.

Temiamo che l'esternalizzazione sia il primo vero atto della “riforma Istat” annunciata dal nuovo Presidente. Atto che certamente non aiuta l'immagine e l'autorevolezza dell'istat e annuncia la possibilità di un Istat snello, privo di proprie dislocazioni territoriali, mero “certificatore” di indagini svolte da altri.

I lavoratori dell'Istat sciopereranno inoltre per difendere 317 posti di lavoro messi a rischio dall'appalto a un privato: sono i lavoratori che contano, ovvero entrano nelle case delle famiglie italiane per intervistarle e contarle: l'Istat sta svendendo l'unica vera rete di rilevazione professionale in Italia

Venerdì 25 settembre sciopero ultime 3 ore
presidio in via Balbo con assemblea esterna ore 9.30 - 13.00

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