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Al tavolo le organizzazioni sindacali chiedono all'ISTAT di quantificare le risorse aggiuntive

Il consiglio si è insediato: ora vanno concretizzati gli impegni assunti, incrementando il fondo del 2015

14/01/2016
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Si è svolto ieri, martedì 13 gennaio 2016, un incontro di contrattazione con all’ordine del giorno un’ipotesi di accordo sui benefici assistenziali sul 2014. Le organizzazioni sindacali hanno sollecitato la modifica del regolamento, poiché da anni è stata evidenziata la necessità di incrementare e/o modificare criteri e modalità, nonché di potere concordare all’interno dell’accordo la destinazione degli eventuali residui. Sul finanziamento di modalità di trasposto alternative al mezzo privato è stato chiesto, per l’ennesima volta, di applicare la norma di legge che consente alle amministrazioni di usare i risparmi derivanti dal part time allo scopo di incentivare processi di mobilità del personale, considerando anche scelte di mobilità “alternativa”, quali car sharing e bike sharing.

Su questi argomenti l’amministrazione si è impegnata a inviare alle organizzazioni sindacali la bozza del nuovo regolamento  entro un mese, e ha comunicato che ad oggi sono state lavorate le richieste di sussidi solo per i primi 2 mesi del 2014: un ritardo inaccettabile che evidentemente dipende da un sottodimensionamento della struttura amministrativa che se ne occupa.

Ma la discussione è quindi proseguita su ben altro, uscendo dall'agenda proposta dall'amministrazione e partendo dalla nota unitaria inviata lunedì 11 gennaio dalle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Fir Cisl, Uil Rua e Anpri, in cui si chiedeva un “pacchetto” di misure, che dovevano comprendere la quantificazione dell’incremento sul fondo accessorio 2015 in base all’articolo 4 comma 3 del CCNL 2000-2001, ovvero in conseguenza della modernizzazione.

L’amministrazione ha fornito al tavolo una bozza del fondo del salario accessorio IV-VIII per il 2015, in cui sono citati nelle premesse i principali strumenti normativi che consentono l’aumento del fondo, tra cui l’articolo 19 del CCNL 2002-2005 (conto terzi) e l’articolo 4 comma 3 del CCNL 2000-2001. Nelle conclusioni della delibera è quindi presente una clausola di incremento del fondo, in base all’articolo 4 comma 3. Si specifica inoltre che la riorganizzazione è iniziata nel 2015. E’ citato anche il piano di razionalizzazione, su cui si è costituito oggi 14 gennaio un gruppo di lavoro. 

Le organizzazioni sindacali hanno chiarito che, pur apprezzando l’iniziativa di richiamare all’interno della delibera di costituzione del fondo l’applicazione dell’art. 4 comma 3, è indispensabile che tali risorse siano quantificate, dal momento che il Consiglio si è insediato e ha definitivamente accertato che la modernizzazione è stata avviata nel 2015, anzi nella bozza del piano triennale per la trasparenza e l’integrità 2015-2017 si legge (a pagina 2) che era già iniziata "nella seconda metà del 2014".

Le Organizzazioni Sindacali hanno tra l’altro sottolineato che l’incremento in base all’articolo 4 comma 3 costituisce un aumento delle risorse fisse del fondo. Il direttore del personale Weber ha garantito che l’amministrazione  condivide la scelta di utilizzare l’articolo 4 comma 3 per aumentare il fondo 2015 con risorse fisse. Risulta però che la quantificazione non è stata ancora effettuata, anche se è stato avviato un “ragionamento” internamente all’amministrazione per valutarne la consistenza.

Rimane quindi la posizione unitaria espressa nella nota dell’11 gennaio: le organizzazioni sindacali sarebbero disponibili a firmare un pacchetto di accordi solo in presenza di una congrua quantificazione delle risorse in base all’articolo 4 comma 3 del CCNL 2000-2001 (e all’analogo articolo 9 per il personale di livello I-III).

Sulla delibera consegnata ai revisori per la valorizzazione delle risorse “storiche” per le progressioni articolo 54 e sulla  nota esplicativa sul mancato utilizzo dei residui del fondo per il censimento dell’agricoltura, l’amministrazione si è (nuovamente!) impegnata a fornire la documentazione “a breve”.

L’amministrazione ha quindi negato la disponibilità a erogare l’anticipo della produttività in assenza della firma dell’accordo sul 2014 e si è riservata di rispondere al prossimo incontro del 20 gennaio sulla possibilità di pagare gli arretrati dei fondi 2011-2013 al personale nel mese di febbraio (mese in cui viene operato il conguaglio e quindi molte buste paga sono più “magre”), se non pervengono notizie da parte dei ministeri vigilanti entro i termini del “silenzio/assenso”.

E’ del tutto evidente che ormai la tempistica rappresenta sempre più un elemento fondamentale che pone in cima alla lista delle priorità delle trattative sindacali la necessità di incrementare il fondo 2015.

Dopo l’incontro, nel pomeriggio è arrivata una nuova convocazione alla firma del salario accessorio 2014 per il 27 gennaio e un’integrazione dell’ordine del giorno dell’incontro del prossimo 20 gennaio su turni e indennità, con l’argomento “salario accessorio”. Ne deduciamo che questo possa significare che l'amministrazione stia predisponendo l'incremento del fondo 2015 e che intenda rispondere positivamente alle richieste delle organizzazioni sindacali dimostrando concretamente la volontà, espressa verbalmente nella trattativa, di far sì che la modernizzazione sia lo strumento per individuare risorse  a favore del personale. Speriamo non si tratti di una interpretazione troppo benevola. Lo verificheremo nei prossimi giorni.

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