E' del 26
Febbraio la
delibera che approva il “regolamento e misure di prevenzione per l’accesso e il parcheggio delle biciclette
pieghevoli presso la sede di via Balbo” (edizione 1 versione 1).
Sicuramente un primo passo per risolvere una questione importante che dovrebbe andare incontro alle esigenze dei lavoratori che hanno deciso di utilizzare per il proprio trasporto casa-lavoro un mezzo
ecologico,
sicuro da un possibile contagio da Covid 19 e
rispettoso per chi è costretto ad utilizzare i mezzi pubblici.
I problemi però permangono e sembrano molto lontani da una
vera ed
efficace soluzione.
Il regolamento è innanzitutto riservato alla sede di via Balbo 16. Ci saremmo aspettati quantomeno una menzione alle
altre sedi. Quando verrà data la possibilità anche agli altri dipendenti di parcheggiare in luoghi sicuri?
Il parcheggio delle biciclette nell’area definita potrà avere inizio
solo dopo il completamento degli interventi necessari ad attrezzare l’area appositamente individuata. Quando verrà fatto? Ci saremmo aspettati, insieme alla delibera, anche un piano dei lavori: si tratta di acquistare dei ganci e di posizionarli!
I posti nelle rastrelliere verranno attribuiti secondo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste giornaliere, entro i limiti di
disponibilità dei posti. Quindi ogni giorno (o il giorno prima? o la settimana prima?) il dipendente deve fare richiesta di parcheggio, in base al piano di rientri e verosimilmente al meteo: quando riceverà una risposta, e da chi?
Non potranno essere - al momento - introdotte in sede biciclette ad alimentazione o assistenza
elettrica. Quindi proprio le biciclette più "appetibili" per i i ladri che si aggirano intorno alle nostre sedi (come dimostrato dai furti dell'ultimo periodo), per cui lo Stato ha investito milioni di euro, non possono entrare nell'istituto.