Dopo una trattativa durata vari mesi, siamo arrivati in questi giorni alla sigla di un accordo tra sindacati e amministrazione, per la distribuzione dei "risparmi" che l'Istat ha registrato nel 2020 grazie alla mancata parziale erogazione dei buoni pasto in caso di lavoro agile (a partire dal 1° agosto dello scorso anno). Di seguito il comunicato unitario.
FIRMATO L’ACCORDO SULL’APPLICAZIONE DEL COMMA 870 (RISPARMI PER LA MANCATA EROGAZIONE DEI BUONI PASTO NEL 2020)
Le organizzazioni sindacali e l’amministrazione hanno raggiunto, dopo mesi di contrattazione, un accordo sull’applicazione dell’art. 1 comma 870 della legge di bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020.
I “risparmi” conseguiti dall’amministrazione nel corso del 2020 non avendo attribuito i buoni pasto sono stati inseriti all’interno del fondo per i benefici assistenziali del 2021 e saranno quindi distribuiti, una volta che l’accordo sarà certificato dagli organi vigilanti, a tutto il personale, diviso in 3 fasce a seconda del numero di giornate svolte in lavoro agile da agosto a dicembre del 2020.
Chi ha effettuato lo scorso anno più di 66 giornate di lavoro agile avrà un sussidio di 338 euro, chi ne ha effettuate più di 22 e meno di 66 spetteranno 262 euro, a chi ne ha effettuate meno di 23 e chi era in telelavoro saranno erogati 148 euro.
Come abbiamo più volte ribadito, per il 2021 la soluzione più corretta è quella di erogare i buoni pasto in corrispondenza delle giornate lavorative prestate in lavoro agile, come era stato fatto nei primi mesi dell’emergenza pandemica. Continueremo quindi a adoperarci per questa soluzione.
FLC CGIL - FSUR CISL - UIL Scuola RUA - FGU Ricerca - SNALS CONFSAL Ricerca
30 luglio 2021