Nonostante i cinque anni di blocco delle retribuzioni e delle procedure ex art. 53 e 54, constatiamo che la sopravvenuta decadenza di tali vincoli non ha indotto l’Amministrazione ad assumere tale opportunità con la dovuta tempestività e serietà.
Anzi, sebbene la FLC CGIL abbia richiesto ormai da oltre un anno l’apertura di un tavolo di contrattazione esclusivo su tale fondamentale tematica, ad oggi, oltre ad non essere stata convocata alcuna riunione specifica non è stata neppure prodotta la documentazione relativa allo stato di utilizzo del fondo del salario accessorio per gli anni passati.
Come sostenuto per ultimo nell’incontro con il Direttore Generale, la Flc Cgil considera prioritario e inderogabile, ancor più in un contesto di marcata incertezza come quello attuale, affrontare con celerità assoluta la tematica dei percorsi di carriera e dell’aggiornamento degli importi dell’indennità mensile.
La FLC CGIL ha quindi scritto all'ufficio relazioni sindacali, al presidente e al direttore generale, per comunicare che non parteciperà all'incontro del 16 marzo a meno che non si modifichi l'ordine del giorno mettendo a tema le progressioni economiche e di livello, nè ad altri incontri di trattativa su altri argomenti allegando una nota.
Arriviamo ad oggi 9 marzo senza che la trattativa sia neanche stata avviata, mentre si propongono interpretazioni poco competenti dell’accordo per il salario accessorio 2011 che in modo giuridicamente illegittimo ancora non è stato pagato ai lavoratori. Per giunta, trattandosi di un accordo, cioè di un dispositivo comune a sindacati firmatari e Istat, sarebbe stato dovere primario del Direttore Generale chiamare le organizzazioni sindacali ad un confronto in cerca sia di una interpretazione comune che di chiarezza tecnico giuridica di cui per altro rileviamo una grande necessità. La Flc Cgil ha combattuto per anni l’atteggiamento inutilmente arrogante della precedente gestione, non vorremmo ritrovarci oggi di fronte ad un orientamento che riporta l’Istat alla barbarie per cui le trattative si facevano, preventive, con i revisori dei conti e poi si arrivava al tavolo sindacale con piatti pronti, cucinati peraltro con scarsissima competenza.
Il 16 marzo è prevista una convocazione di trattativa, su un tema diverso (la sede di piazza Indipendenza) da quelli a cui la Flc Cgil ha chiesto formalmente di dare priorità assoluta mentre lo stesso Direttore Generale si era impegnato nell’incontro del 23 u.s. a portare entro la prima metà di marzo una proposta sul tema.
Per questo la FLC ha inviato una nota all'amministrazione, invitandola a modificare l’oggetto della riunione del 16 ponendo all’attenzione il tema delle progressioni economiche e di carriera.
La grande preoccupazione per la situazione e la consapevolezza della forte tensione che ha già innescato l’assenza di segnali concreti nel personale dell’istituto, ci portano a comunicare con questa nota che non parteciperemo all’incontro fissato il 16 né ad altri finché non verrà convocata una riunione di trattativa sul tema delle progressioni economiche e di livello nel quale tra le altre cose calendarizzare un ciclo ravvicinato di incontri successivi. Chiediamo che il 16 diventi la data di questo e non di altri incontri. Invitiamo dunque l’amministrazione a modificare l’oggetto della convocazione per dare quantomeno un primo segnale non tanto alla Flc Cgil quanto ai lavoratori coinvolti.