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Istat: la mobilitazione dello scorso lunedì è solo l'inizio

Nuova assemblea venerdì 11 novembre 2022

10/11/2022
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Di seguito il comunicato unitario FLC CGIL, UIL, FGU e SNALS:


LA MOBILITAZIONE DI LUNEDI È SOLO L’INIZIO

IL CONSIGLIO SFUGGE PER NON RISPONDERE AI LAVORATORI

Lunedi il Consiglio dell’Istat doveva prendere importanti decisioni, soprattutto in merito all’aggiornamento del Piano di fabbisogno. Le OO.SS. assieme ad una folta delegazione di lavoratrici e lavoratori ha chiesto quali fossero gli intendimenti e solo dopo un lungo batti e ribatti il direttore generale ha affermato che la proposta al Consiglio consisterebbe in un impegno di 1 milione e 500mila euro, da divedere tra scorrimenti dalle graduatorie di III livello del 2018 (41 posizioni), il nuovo art. 15 e alcuni scorrimenti dalla graduatoria del 100 Cter.

Quindi non solo non sarebbe appostata nessuna nuova risorsa per le assunzioni, ma le risorse ad oggi disponibili (secondo il PIAO) sarebbero diminuite. Infatti sommando quelle risparmiate sui concorsi di III e II livello 2018 e quelle già stanziate per “scorrimenti da diversi profili tecnologici o di ricerca” si arriva a circa 2 milioni e 500mila euro: 1 milione in più che sarebbe sottratto alle risorse assunzionali per essere dirottato verso lidi ignoti. Le risorse già presenti nel PIAO sono sufficienti per scorrere oltre 80 posizioni al III livello e almeno 40 al II. A questo si potrebbero aggiungere, già stanziati, i 142mila euro appostati per “ulteriori scorrimenti”. Senza variare nulla, da subito, si potrebbe fare un’operazione di respiro. Quello che però chiediamo da mesi (ed è stato alla base dello sciopero dello scorso 20 giugno) è di inserire ulteriori risorse assunzionali, per scorrere anche la graduatoria dei 100 Cter, ampliare i posti art. 15, scorrere ulteriormente le graduatorie di III, II e I livello, esaurendole.

Presidente e direttore generale sono rimasti fermi sulla loro posizione: al momento non sarebbe chiaro il “quadro finanziario” e quindi ulteriori operazioni sono rinviate al 2023. Al consiglio, e successivamente, dopo che i consiglieri hanno lasciato la stanza 107, a una riunione di un focus group fra direttori in aula magna, il personale ha rappresentato il forte malessere verso la strada intrapresa dall’amministrazione, a cominciare dalla scelta di esternalizzare l’informatica dell’Ente, passando per la volontà di ridurre la flessibilità oraria e arrivando a prospettare un piano assunzionale minimale.

Ai direttori abbiamo chiarito che non bastano le parole di rassicurazione e la condivisione delle nostre preoccupazioni. Serve una partecipazione attiva e un controllo sugli atti dell’amministrazione, che non appare in grado di gestire i conti e le politiche del personale. Abbiamo chiesto trasparenza e una spiegazione chiara sulle risorse dell’Istituto e la loro destinazione. Oggi è il momento di decidere. E i lavoratori hanno dichiarato quale Istituto vogliono: un Ente di ricerca autonomo e indipendente, in grado di produrre e analizzare dati a favore del Paese.

Siamo in campo con questo obiettivo e ci riconvocheremo quindi in assemblea venerdì 11 novembre 2022 alle ore 10.00 per programmare le iniziative necessarie per fermare la deriva dell’Istituto.

FLC CGIL – Federazione UIL Scuola RUA – FGU Ricerca - SNALS-CONFSAL Ricerca

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