Giovedì prossimo la direzione generale ha convocato i responsabili di iniziativa per un incontro sull'iter "DGEN plus", all'interno di Archiflow, il sistema documentale dell'Istituto. Il rischio che paventano molti dipendenti che hanno la responsabilità di un'attività è che si scardini l'autonomia e l'indipendenza dell'attività tecnico-scientifica prevista dal Contratto attraverso un semplice strumento informatico, e che si tenti di "tracciare" il lavoro per individuare i "colpevoli", in un sistema organizzativo che non prevede chiaramente ruoli e funzioni dei "responsabili di linee di attività".
Di seguito e in allegato il comunicato unitario diffuso il 18 giugno:
CON “DGEN PLUS” L’ISTAT SCARICA LE RESPONSABILITÀ VERSO IL BASSO? NO, GRAZIE
Il 21 giugno i dirigenti e i responsabili delle iniziative della Direzione Generale, della DCAA e dei Servizi di staff della DGEN sono stati convocati a un incontro finalizzato ad illustrare le caratteristiche dell’attivazione – all’interno del sistema di gestione documentale - dell’iter DGEN plus. Si tratterebbe di una riunione diretta a spiegare il percorso informatico di apposizione, da parte dei dirigenti e dei responsabili di iniziative, dei “visti di approvazione” sulle note a firma del Direttore competente.
Se per i dirigenti la questione non pare rilevante, in quanto la validazione delle attività rientra nelle loro competenze, altro discorso è per i responsabili di iniziativa, dei quali non sono ad oggi stati chiariti oneri e onori!
Permane infatti la difficoltà di individuare con certezza il ruolo e le funzioni che i responsabili di iniziativa hanno nel nuovo modello organizzativo dell’Istat varato a seguito del processo di modernizzazione: in nessun caso possono comunque comportare la responsabilità degli atti amministrativi da parte di personale non dirigenziale.
L’Amministrazione, invece di provare a cambiare i processi surrettiziamente attraverso una procedura informatica, dovrebbe definire con urgenza, attraverso il Regolamento di Organizzazione, gli ambiti di attività, le funzioni e, ancor prima, i criteri di scelta dei responsabili di iniziativa, il rapporto delle loro attività con quelle dei dirigenti e dei colleghi, nel rispetto peraltro dell’art. 80 comma 5 del nuovo CCNL che ribadisce la non subordinazione di ricercatori e tecnologi nella loro attività tecnico-scientifica, anche con l’obiettivo di introdurre percorsi di carriera definiti e certi.
Se l’Amministrazione non fornirà chiarimenti prima dell’incontro del 21 giugno, invitiamo il personale invitato a non partecipare all’incontro.