La FLC CGIL ha inviato lo scorso 16 ottobre una nota al direttore della DCIT sull’inoltro automatico della posta elettronica dell’Istat, chiedendo di specificare se la comunicazione inviata nei giorni precedenti a numerosi lavoratori sull’inoltro della posta elettronica a un account esterno dovesse essere intesa come un divieto o una raccomandazione.
Riteniamo infatti che sulle implicazioni della diffusione di strumenti tecnologici sul lavoro, sui dati personali, sulla sicurezza dei dati, debba esserci un’informazione diffusa e una consapevolezza maggiore. E’ evidente che spesso viene sottovalutata dai singoli utenti la pervasività di alcuni diffusi strumenti informatici, che si basano su uno scambio tra la fruizione del servizio e la cessione dei propri, e potenzialmente altrui, dati personali. D’altra parte, per un ente di ricerca quale è l’Istat, confrontarsi con gli strumenti della tecnologia più diffusi e non chiudersi a riccio è un dovere ineludibile. Il punto di equilibrio tra funzionalità, sicurezza e privacy non è univoco, ed è giusto che su questo ci sia un confronto e un dibattito quanto più possibile aperto.
Nella risposta della DCIT del 21 ottobre si afferma che quello sull’inoltro è un divieto tassativo, derivato dal Documento annuale della sicurezza dei dati, recentemente aggiornato.
E’ una posizione che non condividiamo. Riteniamo una scelta migliore e comunque rispondente al documento sulla sicurezza quella adottata dall’Istituto fino a qualche giorno fa, che lasciava la piena responsabilità delle eventuali violazioni di leggi o regolamenti alle singole persone. Le regole di buon senso e di correttezza, elencate in più punti del documento sulla sicurezza, non vanno confuse con norme ferree e tassative.
Questa opinione non cambia il fatto che la scelta dell’Istat di mantenere il controllo e la gestione della posta elettronica all’interno, in controtendenza con altri enti e altri settori dello stesso Istituto di Statistica, rappresenti per la FLC CGIL un valore in sé. Questa scelta infatti garantisce costi ridotti e un altissimo livello di sicurezza e di privacy che nessun fornitore esterno può assicurare.