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Piano Istat anticorruzione 2021-2023 in approvazione

Le osservazioni della FLC CGIL

23/03/2021
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L'Istat ha predisposto una nuova versione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) per il 2021-2023, pubblicata, come previsto dalla normativa, in bozza per le osservazioni sul sito istituzionale. Il Piano è in approvazione al Consiglio del 24 marzo.

Il Piano ha molti dati interessanti che vogliamo evidenziare, anche in comparazione con il Piano precedente, risalente al triennio 2019-2021

Il personale

Al 31 dicembre 2018 il personale risultava pari a 2.130 unità, in diminuzione del 2% rispetto alla fine dell’anno precedente (2.176 unità).

Il 31 dicembre 2020 il personale era invece pari 2.010 unità, in diminuzione del 3,78% rispetto alla fine dell’anno precedente.

Oggi, al 22 marzo, i dipendenti sono 1.994!

Dalla figura 2 del Piano si evidenzia la struttura per età dei dipendenti e l’evoluzione tra 2019 e 2020.

Età

2019

2020

Differenza

≤30

11

11

-

31-40

226

187

-39

41-50

802

736

-66

51-60

758

793

+35

>60

292

283

-9

Totale

2.089

2.010

-79

Interessante anche la distribuzione per titolo di studio: ci sono 1.406 laureati (il 70%!), 551 diplomati e 53 con licenza media.

Al 31 dicembre 2020 il 57% del personale era nei profili tecnici-amministrativi (livelli IV-VIII), il 42,4% in quelli di ricercatore e tecnologo (livelli I-III) e lo 0,6% erano dirigenti amministrativi (di prima e seconda fascia).

Il contenzioso

Cause pendenti

Dicembre 2018

Dicembre 2020

Giudice amministrativo

85

31

Giudice contabile

28

26

Giudice civile

55

70

Totale

168

127

Nel Piano 2021-2023 c’è un errore nella somma dei procedimenti pendenti a dicembre 2020

A quanto si legge nel PTPC 2021-2023 “non sono emerse controversie aventi ad oggetto fattispecie connesse alla corruzione” (lo stesso si leggeva nel piano precedente).

I procedimenti disciplinari attivati e conclusi nel 2018 erano stati solo 6, mentre nel 2020 sono stati 14 (di cui 8 archiviati).

La rotazione 

Sul principio di rotazione ordinaria dei dirigenti, il Piano dà conto che il “26 agosto 2020 è stata costituita una task force interdisciplinare avente il compito di predisporre il disciplinare Rotazione dei soggetti che rivestono incarichi di responsabilità e coordinamento all’interno dell’Istituto nazionale di statistica, ivi inclusi quelli di natura dirigenziale”.

La task force avrebbe concluso i lavori “in data 7 gennaio 2021” e inviato quindi alla DCRU una “proposta di disciplinare” “per l’avviamento dell’iter di approvazione”. Il disciplinare sarà mandato come informativa preventiva a RSU e organizzazioni sindacali, quindi andrà al comitato di presidenza e per l’approvazione al Consiglio. Sarà la volta buona?

Per quanto riguarda la “rotazione straordinaria” nel documento si legge che il “documento regolatorio” è “al momento in fase di verifica”. Proprio il 23 marzo è stata costituita una task force.

Codice di comportamento

Il codice di comportamento, già adottato da anni, è in fase di revisione e anche in questo caso è prevista ‘“interazione” con i sindacati “riguardo le norme che hanno maggiore impatto sui doveri dei dipendenti”.

Inconferibilità/incompatibilità degli incarichi

Anche in questo caso sarebbe pronto un disciplinare “da sottoporre all’approvazione delle competenti strutture dirigenziali e del Consiglio”.

Incarichi extraistituzionali

Questo è l’unico caso in cui effettivamente qualche mese fa i sindacati hanno ricevuto una bozza di disciplinare. La FLC CGIL ha inviato anche le proprie osservazioni, da allora non si è più saputo nulla.

Formazione delle commissioni

In questo caso, secondo quanto leggiamo nel Piano, sono stati elaborati ben tre documenti: il primo contenente una “Procedura per la costituzione delle commissioni di concorso pubblico presso l’Istituto nazionale di statistica” finalizzata a prevenire il fenomeno della corruzione; il secondo contenente le “Linee guida tecnico-operative di indirizzo per la gestione dei lavori delle commissioni esaminatrici dei concorsi per l’accesso al pubblico impiego presso l’Istituto nazionale di statistica”, finalizzato a supportare i lavori di tutte le commissioni esaminatrici di concorso che operano in Istituto, analizzando in particolare sotto il profilo tecnico-giuridico l’istituto del conflitto di interesse e le distinte fattispecie che danno luogo a circostanze di incompatibilità e a obbligo di astensione da parte dei componenti di Commissione esaminatrice di concorso”; il terzo è una procedura, predisposta dalla DCRU, “in cui sono state definite le modalità di esecuzione dei controlli per la verifica delle dichiarazioni rese dai componenti delle commissioni di concorso”. Non ci risulta che di questi importanti documenti sia stata data informativa, né preventiva né successiva, alle organizzazioni sindacali.

Il Pantouflage

Il pantouflage è il fenomeno delle “porte girevoli”, che conduce funzionari pubblici a assumere cariche in aziende private precedentemente controllate o viceversa. Dal Piano apprendiamo che sia DCRU che DCAP hanno inserito specifiche clausole (rispettivamente nelle delibere di assunzione e cessazione, e nei bandi di gara e nei contratti).

Whistleblowing

Nel Piano è scritto che la pagina Internet dedicata è stata ristrutturata in collaborazione con la DCIT. Segnaliamo che il “certificato per whistleblower.istat.it è scaduto il 22/1/2021”, per cui al momento è sostanzialmente impossibile segnalare alcunché. Sono in programma ulteriori migliorie, per consentire, ad esempio, le segnalazioni di soggetti esterni che hanno a che fare con l’Istat.

Semplificazione

Apprendiamo dal documento che è “stata portata a completamento la fase 1 del sistema gestionale ERP finalizzata a superare la frammentazione dei sistemi informativi-gestionali dell’istituto (URBI per la gestione delle risorse umane, PPMO in tema di programmazione, LIBRA per la gestione della contabilità, ecc.). Tuttavia, la messa in esercizio del sistema è stata rinviata al 1° gennaio 2022 per l’adeguamento al sistema di contabilità economico-patrimoniale”. Auspichiamo che non si tratti dell’introduzione dell’ennesimo software (con la spesa connessa) che si aggiunge agli altri creando solo una proliferazione di strumenti diversi per fare la stessa cosa, causando spreco di tempo e risorse economiche.

Sensibilizzazione

“Nel corso del 2021 si intende inoltre realizzare” “un Vademecum (quickstart guide) sui comportamenti da tenere in particolari situazioni concrete, anche attraverso l’analisi di alcune situazioni reali a rischio corruttivo (case studies)”. “Allo scopo, potrà essere prevista la costituzione di una Task Force interdirezionale”.

Trasparenza e accesso agli atti

Nella parte dedicata all'accesso civico non ci sono numeri, ma dalle frasi che si leggono si può intuire una certa difficoltà nella risposta alle richieste. In parte ciò sarebbe derivato dalla sovrapposizione di diverse norme ("tutti i limiti connessi ad un periodo di sperimentazione in cui le amministrazioni tentavano soluzioni senza poter ancora avere un'idea molto chiara delle ricadute organizzative delle stesse"), da "un quadro organizzativo complesso", la "difficoltà di inquadrare correttamente –e non in modo restrittivo del diritto –la disciplina da applicare alle diverse istanze (difficoltà alimentata molto spesso dagli stessi richiedenti)", e "un approccio che tende ancora, in molti casi, a cercare le ragioni per contenere/ridurre il rilascio delle informazioni richieste ed anche, in alcuni casi, ad ignorare la necessità di un provvedimento espresso di risposta".

La soluzione prospettata, anche in questo caso programmata per il 2021, è l'adozione di nuovo disciplinare unificato per tutte le tipologie richieste di accesso agli atti.

Facciamo notare che a pagina 44 del Piano la nuova direzione DCRE è collocata sotto il dipartimento DIRM, mentre nello schema organizzativo approvato il 25 febbraio 2021 è scritto che la DCRE è “ una struttura organizzativa autonoma che, ai sensi dell’art. 14, comma 3, lett. c, del Regolamento di organizzazione non costituisce articolazione della Direzione generale ovvero dei Dipartimenti”. 

Come abbiamo visto, nel documento sono previsti numerosi “disciplinari” e altri documenti regolamentari, tutti apparentemente a un passo dall’approvazione. Sarà il 2021 l’anno della svolta?

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