Il 27 settembre u.s. si è svolto l’incontro con il Presidente e il Direttore Generale, richiesto da queste OO.SS., per discutere dei criteri d’assegnazione alle strutture dei vincitori dei concorsi, della mobilità del personale con contratto a tempo determinato, in particolare presso gli uffici regionali, e dei concorsi di I II e IV livello.
Sul primo punto, il Presidente ha fatto presente che i 174 vincitori di concorso, se già in servizio sono stati lasciati provvisoriamente nelle strutture di provenienza, mentre i neo-assunti sono stati assegnati provvisoriamente al dipartimento, alla direzione generale e alla presidenza. Le assegnazioni definitive saranno effettuate in base ai risultati della ricognizione che, un’apposita commissione incaricata di valutare i fabbisogni delle varie direzione, anche alla luce della imminente ristrutturazione di alcune di queste, svolgerà entro la fine dell’anno.
L’assegnazione alle sedi regionali sarà subordinata alla ridefinizione della pianta organica degli uffici, che sarà attuata in breve tempo e dovrebbe vedere un loro potenziamento, e ad una “call” in base alla quale sarà possibile individuare il personale interessato al trasferimento presso queste sedi e formulare eventuali graduatorie per l’assegnazione, entro i limiti del nuovo fabbisogno.
Su questo specifico punto, le OO.SS. hanno manifestato la loro contrarietà ad una procedura che cambia i precedenti accordi presi. Infatti, in sede di confronto sui concorsi, vista la volontà dell’Amministrazione di non definire l’area degli uffici regionali e tenendo conto dei colleghi con contratto a tempo determinato provenienti dagli UU.RR. (trasferitisi a Roma per mantenere il rapporto di lavoro), si era stabilito che l’assegnazione sarebbe avvenuta per scelta dei vincitori, in base alla graduatoria e nel limite dei posti in organico. Il Presidente, motivandola con presunti principi di equità, ha ribadito l’intenzione di effettuare una “call” per l’assegnazione alle sedi regionali.
CGIL e UIL hanno chiesto e ottenuto di limitare tale “call” ai vincitori dei concorsi (già esiste una procedura di mobilità, attuata ogni anno, per il personale di ruolo) al fine di esaudire le richieste nel più breve tempo possibile e di utilizzare la fase di assegnazione del nuovo personale per accogliere le domande di trasferimento del personale di ruolo, attualmente bloccate perché vincolate dalla “sostituzione” con altra risorsa. Hanno ribadito la richiesta di un accordo sul tema più generale della mobilità delle risorse umane, necessario per superare lo strapotere delle direzioni che, nei fatti, ne impediscono qualunque applicazione.
Sulla mobilità del personale a tempo determinato, l’Amministrazione è impegnata, per quanto possibile, a favorirla; per gli uffici regionali sarà costituito un centro di costo specifico per la realizzazione di un progetto che coinvolgerà la rete territoriale e consentirà di accogliere le richieste dei lavoratori. CGIL e UIL hanno suggerito di costituire centri di costo più flessibili, svincolati da singoli progetti e hanno chiesto di dar corso all’impegno assunto dal Direttore Generale, a seguito della mobilitazione attuata dai lavoratori e da queste OO.SS. il 13 luglio scorso, per l’apertura di un tavolo di confronto “…sui problemi relativi alle politiche del personale, con particolare riguardo a quelli del personale a tempo determinato e alle altre forme di lavoro flessibile”.
L’obiettivo dichiarato dovrà essere, da un lato, il riassorbimento degli attuali contratti a tempo determinato (a partire dal pieno utilizzo delle graduatorie dei concorsi espletati) e, dall’altro, la verifica degli ulteriori fabbisogni, che non possono giustificare la scelta, che l’Ente pare aver fatto, delle co.co.co. come forma di lavoro flessibile da utilizzare per il futuro. A questo tavolo dovrà essere rilanciato il confronto sul regolamento. Al riguardo il Presidente ha dichiarato che le co.co.co. non sono destinate a superare il numero attuale e ha sollecitato il Direttore Generale ad aprire il tavolo di confronto.
In relazione ai concorsi per il I II e IV livello, è stata comunicata l’avvenuta autorizzazione a bandirli, con l’incremento di 3 posti di II livello tecnologo da destinare all’area statistica economica e di contabilità nazionale. In sede di definizione dei bandi ci sarà un ulteriore confronto sulle declaratorie dei profili richiesti.
CGIL e UIL verificheranno il rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione, al fine di evitare ripensamenti e che si cambino ancora le carte in tavola.
FLC CGIL ISTAT UIL PA-UR ISTAT
Roma, 5 ottobre 2005