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24 nuovi precari all'ISTAT: la delibera di capodanno

Altro che tavolo! L'Istat finanzia assegni e borse di studio

10/01/2014
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Proprio alla vigilia di un traballante tavolo sul precariato che dovrebbe partire il 15 gennaio, l’Istat – acefalo – introduce ben 24 nuovi precari, che si aggiungono ai circa 400 attuali lavoratori a tempo determinato e co.co.co. In attesa di una riflessione più ampia con il coinvolgimento del personale deve essere subito chiaro all’Istat che per la Flc Cgil questo atto mette in discussione il senso stesso della convocazione del 15.

Con la delibera 915/PER, datata 31 dicembre 2013  e firmata dal Direttore del personale Antonino Costantino, l’Istat decide di entrare nel buco nero del precariato al ribasso, nonostante l’opposizione della FLC CGIL, che fin da subito ha denunciato il tentativo dell’amministrazione di allargare le forme di lavoro “atipico” presenti all’Istat.

Una svolta epocale, voluta dall’ex presidente Giovannini, che si impegnò almeno, dopo le nostre proteste, a limitare nel numero e nell’utilizzo (diverso dall’ordinaria attività) assegnisti e borsisti, che si sarebbero sostanziati solo in poche unità, destinate alla scuola di statistica.

Oggi una presidenza ad interim decide uno sciagurato “impegno di spesa” per  bandire 12 assegni di ricerca e 12 borse di studio. Fra questi, 8 assegni e 10 borse saranno poste sul bilancio dell’Istat, gli altri su fondi esterni.

Chiediamo la sospensione immediata della delibera e di qualsiasi atto successivo, in attesa di una presa di posizione del nuovo presidente, il cui iter di nomina è iniziato ufficialmente a fine dicembre.

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