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Articolo 22: l’ISTAT promette chiarimenti, ma si moltiplicano i problemi

Bene la proroga, ma non basta

21/05/2021
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Di seguito il comunicato della FLC CGIL dell'Istat sui bandi articolo 22, che stanno creando numerosi problemi, anche in relazione alle novità sul reclutamento previsto attraverso l'utilizzo di graduatorie di altri enti, illustrato dall'amministrazione nell'incontro del 20 maggio.


ARTICOLO 22: L’AMMINISTRAZIONE PROMETTE  PAROLE CHIARE NEI PROSSIMI GIORNI, MA SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI

Come abbiamo scritto il 7 maggio 2021, non basta prorogare la scadenza (lo avevamo chiesto per la prima volta il giorno stesso dell’uscita del bando, il 23 aprile) per la presentazione delle domande per le procedure art. 22. Serve un chiarimento su una serie di questioni legate all’interpretazione dei bandi. In particolare il punto dolente è quello evidenziato dalla FLC CGIL in tutti gli incontri sull’argomento, e sul quale l’Istat non ha voluto accogliere le richieste sindacali: gli incarichi di “responsabilità e di lavoro/servizio”.

L’art. 5  comma 2 lettera a) del bando, che riguarda gli incarichi di responsabilità e di lavoro/servizio, “comunque documentati” suscita infatti il maggior numero di domande e di risposte non univoche, apparentemente contrarie al dettato del bando, da parte della struttura responsabile del procedimento. Risposte che sembrano riportare il perimetro di quegli incarichi all’intenzione originaria dell’amministrazione: RUP, DEC, ex legge 241/90, oltre ai “responsabili di iniziativa” (categoria più unica che rara fra i dipendenti dei livelli IV-VIII).

Negli scorsi giorni abbiamo segnalato più volte le criticità all’amministrazione chiedendo di fermare il turbinio di interpretazioni, dando certezze ai colleghi. 

Durante l’incontro sindacale di ieri sono stati promessi dei chiarimenti in forma di FAQ, che dovrebbero uscire in tempi rapidi. 

Ci aspettiamo che le risposte siano rispettose (almeno) di quanto scritto nel bando. Se gli incarichi possono essere “comunque documentati” deve essere possibile presentare qualsiasi tipo di “certificazione” dell’incarico (delibere, ordini di servizio, attestazioni di servizio, lettere di encomio o ringraziamento, email del dirigente, ecc.). Dovrà  quindi essere considerato qualsiasi tipo di incarico diverso da quelli previsti dalle categorie successive (gruppi di lavoro, task force, compiti di rappresentanza, ecc.). 

Ovviamente questo non cancellerebbe il fatto che sarebbe stato molto più giusto e semplice inserire tutti gli incarichi in un’unica categoria, come proposto più volte dalla FLC CGIL, anche unitariamente con le altre sigle sindacali. Ma almeno non andrebbe incontro a una sicura ondata di contenziosi.

Visto che i colleghi stanno impiegando una parte rilevante del proprio tempo per predisporre le domande, comprensive di abstract, relazione e con una selva di dubbi, ci aspettiamo le risposte definitive a questi problemi al massimo per lunedì.

Durante l’incontro di ieri in merito all’aggiornamento del piano di fabbisogno l’amministrazione ha annunciato che - per l’utilizzo di graduatorie esterne - sarebbero già in corso contatti  - previa verifica della compatibilità con i profili necessari all’Istat - con alcune amministrazioni “affini”, anche al III livello.

Abbiamo evidenziato quanto già espresso nel nostro comunicato al riguardo: appare assurdo usare graduatorie di altri enti, tanto più se - come appare da una prima ricerca riguardo a quelle dell’ENEA - sono frutto di concorsi per titolo e colloquio! Per i concorsi banditi dall’Istat fermi da 3 anni non si riesce ad attuare una semplificazione minima e poi si attinge a graduatorie di altri enti frutto di un concorso per professionalità diverse e senza prove scritte? Sarebbe prima di tutto inspiegabile, in secondo luogo probabilmente illegittimo. Ricordiamo che l’amministrazione si è rifiutata negli scorsi anni ripetutamente di utilizzare le proprie graduatorie vigenti, perché non sarebbero più state rispondenti alla nuova organizzazione, nonché di eliminare le prove scritte dai concorsi del 2018, nemmeno dopo lo scoppio della pandemia e le numerose leggi intervenute che lo consentono e incentivano. 

Il direttore DCRU ha detto nell’incontro che saranno valutate, in particolare delle numerose graduatorie ENEA disponibili, le “tipologie” di selezione (se con prove scritte o meno), oltre che i profili attinenti alle caratteristiche dell’Istat, per un numero massimo di 20 unità da ricercatore. 

Non accetteremo che si utilizzino graduatorie originate da concorsi di altri enti senza prove scritte, mentre sono in corso concorsi al III livello banditi dall’Istat e mentre è stata bandita una selezione ex art. 22 al III livello con tutti i problemi evidenziati.

FLC CGIL, 21 maggio 2021

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