Sulla Intranet è uscita la delibera sulla mobilità fra profili, in applicazione degli articoli 52 e 65 del CCNL 1998/2001.
Si tratta della possibilità di chiedere, a parità di livello, il passaggio da un profilo all'altro: da ricercatore a tecnologo (e viceversa) per i livelli II-III, e fra i vari profili dei livelli IV-VIII (ad esempio da VI operatore tecnico a VI collaboratore tecnico, oppure da V cter a V funzionario di amministrazione).
La delibera chiarisce che le procedure sono attivate entro il 30 aprile di ogni anno e rinvia a un apposito comunicato per le modalità di partecipazione.
Per quest'anno il comunicato uscirà entro il 31 dicembre 2019, data alla quale faranno riferimento i nuovi inquadramenti.
Per ricercatori e tecnologi i requisiti per partecipare sono:
- un’anzianità effettiva pari a 5 anni nel livello e profilo di appartenenza
- essere in possesso dei requisiti, anche professionali, propri del profilo e livello di destinazione.
Per i tecnici e amministrativi i requisiti per partecipare sono:
- essere in possesso del titolo di studio richiesto per il profilo di destinazione;
- essere in possesso dei requisiti anche profession
- avere di fatto esercitato, per non meno di un quinquennio, attività che coincidano, in tutto o in prevalenza, con i contenuti professionali propri del profilo di destinazione, documentato esclusivamente in base ad atti d’ufficio di data certa antecedente alla data di indizione della procedura, ovvero abbiano acquisito la relativa professionalità attraverso appositi corsi di formazione.
E' chiaro finalmente che l'interpretazione che dava l'amministrazione, secondo la quale in caso di cambio di profilo si sarebbe persa tutta l'anzianità, era assurda, come più volte sostenuto e dimostrato dalla FLC CGIL.
Nella delibera allegata è specificato infatti che "Il dipendente inquadrato nel nuovo profilo conserva l’anzianità di servizio e di livello maturate".
Ora si attende il comunicato entro fine anno, che dovrà chiarire alcuni aspetti ulteriori. Ricordiamo peraltro che alcuni colleghi, già risultati idonei all'ultima procedura di mobilità, sono rimasti inquadrati da allora nel profilo precedente solo per mancanza di posti in dotazione organica: dovrebbero oggi avere una corsia prioritaria.