Durante l’incontro del 25 luglio l’amministrazione ha illustrato la risposta dell’Aran al quesito dell’Istat, che è sostanzialmente negativa.
L’amministrazione ha comunque ribadito che l’obiettivo è quello di “trovare una soluzione per tutti”.
Abbiamo quindi ribadito che il primo gesto di “distensione” dell’amministrazione sarebbe quello di rinunciare a ricorrere in giudizio contro le sentenze sfavorevoli all’Istituto. Abbiamo inoltre fatto notare che non è mai stata prodotta alcuna documentazione scritta sulla “proposta transattiva” annunciata nel 2017 dal direttore generale.
Antonucci ha ribadito di aver scritto tre lettere ai ministeri vigilanti per chiedere se ci fossero gli estremi - e le risorse - per una transazione. La richiesta all’Aran è stata fatta dopo questi tentativi andati a vuoto.
L’Istat quindi farà una proposta per arrivare a un accordo sindacale. E’ stato proposto quindi un incontro ad ottobre. La FLC ha chiesto di quantificare la platea e le risorse interessate già a settembre. Le organizzazioni sindacali si sono comunque riservate di ricorrere all’istituto dell’interpretazione autentica del CCNL.
La risposta dell’Aran all’Istat non esclude secondo noi la possibilità di applicare il CCNL ai lavoratori immessi in ruolo nel periodo di vigenza contrattuale (2016-2018), per i quali quindi non c’è bisogno di “transazioni”, ma è possibile un riconoscimento diretto dell’anzianità. Per gli altri colleghi, l’Istat può dimostrare le sue buone intenzioni da subito, rinunciando a ricorrere in giudizio contro le sentenze di primo grado e di appello che hanno dato ragione ai lavoratori.