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ISTAT: trattativa e confronto su salario accessorio, valutazione e lavoro a distanza

Resoconto dell'incontro del 17 aprile 2024

19/04/2024
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Mercoledì pomeriggio si sono svolti due incontri di contrattazione: il primo riguardava il salario accessorio 2023 dei lavoratori dei livelli IV-VIII e il nuovo sistema di valutazione della performance, il secondo il salario accessorio dei dirigenti amministrativi di seconda fascia.

Contratti a termine: in arrivo 1 nuovo ricercatore?

In premessa il direttore Stefano Menghinello ha riferito per conto del presidente che l’Istat attiverà, per un’esigenza del DIPS, un contratto a tempo determinato per un progetto a finanziamento europeo (DORA: Data integratiOn for acknowledging Risks And protecting children from violence), che dovrebbe terminare a febbraio 2025, per reclutare una figura di ricercatore di III livello.

Abbiamo fatto notare i tempi ridotti che rendono difficoltoso il procedimento di reclutamento (non risultano liste di idonei aperte). 

Abbiamo chiesto di inserire nell’assunzione la clausola ex art. 12 bis del Dlgs 218/2016, anche se non immediatamente applicabile, come segnale dell’impegno dell’amministrazione a valorizzare l’esperienza a termine in chiave di stabilizzazione. Abbiamo quindi richiesto, ancora una volta e con forza, di assumere in ruolo, prima della fine del 2024, i lavoratori a termine entrati in ruolo con lo scorrimento della graduatoria di VI livello Cter a tempo indeterminato per i progetti PNRR.

Salario accessorio 2023 livelli IV-VIII

L’amministrazione ha proposto di firmare velocemente un accordo sul 2023 “fotocopia” di quello del 2022, per poi affrontare tutte le questioni sull’accordo 2024.

Abbiamo posto alcune condizioni per acconsentire a una stipula rapida del contratto integrativo relativo al 2023.

Innanzitutto ci vuole un impegno scritto a prevedere per il 2024:

  • un robusto incremento della IEM (indennità di ente mensile), anche per fronteggiare l’inflazione

  • il nuovo bando art. 53 (sarebbe importante avere quanto prima un quadro degli aventi diritto, includendo anche i colleghi che hanno un contenzioso aperto con l’Istat per il mancato scorrimento del 2020)

  • un aumento rilevante dell’importo dell’indennità di reperibilità

  • una concretizzazione delle indennità di posizione e di responsabilità (queste ultime con particolare riferimento ai referenti di sede territoriali)

  • una diminuzione degli importi destinati alla produttività collettiva e individuale

Vanno inoltre introdotti alcuni cambiamenti sul testo del contratto integrativo relativo al 2023, che se deve effettivamente essere “fotocopia” del 2022, non deve prevedere incrementi della quota distribuita in “produttività individuale” (come invece è nella bozza ricevuta) e collettiva.

Abbiamo inoltre chiesto di valutare un ammorbidimento dell’incompatibilità assoluta del turno con lo straordinario.

La contrattazione sul 2024 dovrebbe inoltre iniziare subito dopo la stipula dell’ipotesi di accordo sul 2023, senza aspettare la certificazione.

Abbiamo infine ribadito la richiesta di mettere immediatamente in pagamento la produttività relativa al salario accessorio 2022 e chiesto informazioni sulla certificazione dell’ipotesi di accordo firmata sui I-III per il 2019-2021.

L’amministrazione ha acconsentito a sottoscrivere un impegno sui temi avanzati dalla FLC CGIL e dalle altre organizzazioni sindacali, e ad apportare alcuni miglioramenti al testo sul salario accessorio 2023 dei IV-VIII, abbassando l’importo della produttività individuale (in ogni caso nel 2023 non sono previste le risorse aggiuntive derivanti dai risparmi) e stanziando un importo maggiore sulle indennità di reperibilità, come segnale della volontà di aumentarne l’importo unitario. L'amministrazione si è impegnata quindi, entro 15 giorni dopo l’eventuale firma dell’ipotesi di accordo sul 2023, a presentare una bozza di contratto integrativo (e di distribuzione) per il 2024.

Ci aspettiamo pertanto rapidamente una nuova proposta di accordo, contenente gli impegni richiesti.

Sistema di misurazione e valutazione della performance

Il testo inviato alle organizzazioni sindacali in bozza martedì 16 è sostanzialmente identico a quello che avevamo ricevuto a dicembre dell’anno scorso (è stato espunto il paragrafo 6).

Innanzitutto abbiamo detto che non riteniamo necessario né tanto meno urgente avere un nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance individuale.

Abbiamo criticato l’impianto del nuovo sistema, che ricalca in buona parte quello precedente del 2011-2012, che era fallito in seguito al malcontento del personale e alla protesta degli stessi dirigenti per il carico di lavoro che implicava la procedura, senza evidenti vantaggi.

Abbiamo fatto notare che il nuovo/vecchio sistema non menziona la circolare  del 28 novembre 2023 del ministro Zangrillo, che è intervenuta proprio sul tema, chiedendo alle pubbliche amministrazioni una serie di aggiornamenti ai sistemi di misurazione e valutazione della performance inserendo, ad esempio, la “valutazione dal basso”, la “valutazione fra pari”, la “valutazione collegiale”, la valutazione “da parte di stakeholder esterni” e altre indicazioni, tutte ignorate dal documento presentato dall'amministrazione.

È da escludere qualsiasi applicazione del nuovo sistema retroattivamente (quindi nel 2022 o 2023, ma anche per il 2024), anche perché sono previsti colloqui individuali di ciascun dipendente con il direttore, e l’assegnazione a inizio anno degli obiettivi individuali.

Abbiamo chiesto infine di togliere in ogni caso qualsiasi riferimento al contratto integrativo firmato sul 2022, visto che non abbiamo avuto nessuna rendicontazione sugli esiti.

L’amministrazione ha escluso la retroattività, e pensa - forse - di applicare il nuovo sistema, sperimentalmente, nel secondo semestre del 2024.

Ha inoltre acconsentito a un verbale di confronto, nel quale si evidenzino le posizioni dei sindacati sul sistema.

La necessità di un aggiornamento verrebbe dall’OIV: dieci anni senza aggiornamento sarebbero troppi. L’OIV stesso avrebbe però fatto notare l’assenza di riferimenti nel nuovo sistema alla circolare di Zangrillo del 28 novembre scorso.

Lavoro agile

Su nostra richiesta sono state fornite risposte alle osservazioni della FLC CGIL prima dell’incontro, e delle altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo.

  1. Il lavoro agile frazionato rimane, come era stato concordato al tavolo di confronto a febbraio: per questioni informatiche non è ancora chiaro se saranno consentite fino a 2 giornate spezzate al mese come ora, o 4 giornate spezzate al bimestre.

  2. Chi ha diritto al telelavoro speciale può invece aderire - se preferisce - al lavoro agile potenziato.

  3. Sarà tolta la “sanzione” di 5 anni senza lavoro agile in caso di “eventuali irregolarità” accertate, che era stata discussa (ed espunta) in sede di confronto.

  4. L’età dei figli <=12 è interpretata come fino al compimento dei 13 anni (età in anni compiuti).

  5. I requisiti si intendono posseduti alla data di inizio del lavoro agile potenziato, se dovessero decadere prima di dicembre si continuerà comunque ad accedere al lavoro agile potenziato.

  6. Per quanto riguarda gli ex fragili e i dipendenti in condizioni di salute che necessitano di una deroga al tetto di giornate di lavoro agile mensili o bimestrali, consigliamo i dipendenti che non lo abbiano fatto di chiedere subito la visita straordinaria al medico competente. L’ordine di servizio uscito stamattina non specifica una data entro cui le pratiche saranno lavorate e consiglia - nel frattempo - di firmare il contratto di lavoro agile (ordinario o potenziato)... noi abbiamo proposto una proroga della situazione almeno per chi ad oggi è considerato “fragile”, fino alla nuova valutazione medica.

  7. Per lo stesso motivo sollecitiamo i telelavoratori speciali che vogliono mantenere la deroga all’obbligo di rientro a chiedere il parere del medico: l’amministrazione starebbe predisponendo una procedura per potere caricare informaticamente il parere del medico e inviare direttamente al dirigente il nulla osta per l’esonero dal rientro, ma questa procedura probabilmente sarà pronta non prima di metà maggio.

  8. L’amministrazione ha promesso delle FAQ, che potrebbero essere poi aggiornate nei prossimi giorni. Tra le questioni ci è stata segnalata - dopo l’incontro - anche un’interpretazione del requisito della “distanza” contraria a quanto concordato in sede di confronto sindacale. Il requisito prevede infatti che abbiano diritto al lavoro agile potenziato i “dipendenti aventi, al 1 gennaio 2024 domicilio fiscale [...] ad una distanza superiore ai 50 chilometri dalla sede di lavoro o domiciliati fuori dalla provincia della sede di assegnazione”. Si tratta evidentemente di una condizione che include sia chi (la maggior parte) è domiciliato in un’altra provincia rispetto alla sede e anche a una distanza superiore ai 50 chilometri, ma anche chi rispetta una sola delle due condizioni: il domicilio in un’altra provincia ma più vicino di 50 chilometri, o il domicilio nella stessa provincia, ma più lontano di 50 chilometri.

Rilevatori forze lavoro e spese

Abbiamo richiesto un aggiornamento sulla questione al direttore generale, dopo il presidio della scorsa settimana. Camisasca ha detto che ci sarebbero stati dei piccoli progressi con la società, che sarebbe maggiormente “consapevole” dei problemi esistenti sia dal punto di vista tecnico che di “politiche industriali”, ma al momento non è partita dall’Istat nessuna convocazione delle organizzazioni sindacali dei rilevatori. Forse il direttore generale potrebbe avere ulteriori notizie entro questa settimana. Valuteremo unitariamente il da farsi nelle prossime ore, ma è chiaro che i tempi sono ormai strettissimi.

Salario accessorio dirigenti di seconda fascia 2020-2021 (parte economica)

Abbiamo premesso che non firmeremo il contratto integrativo (parte economica) dei dirigenti amministrativi degli anni 2020 e 2021, anche perché non abbiamo firmato la parte normativa sul triennio 2019-2021. 

Abbiamo chiesto comunque di rendere pubbliche le delibere di costituzione dei fondi 2020 e 2021, che sono state effettivamente poi inviate in serata alla organizzazioni sindacali.

Abbiamo anche sottolineato come essendo stata firmata l’ipotesi di CCNL dell’area della dirigenza a marzo, che comporta delle novità sulle materie di contrattazione, che potrebbero anche avere implicazione sull’utilizzo del fondo accessorio, sarebbe meglio attendere la certificazione del CCNL e poi riattivare la contrattazione integrativa. L’amministrazione ha confermato invece l’intenzione di inviare il testo 2020-2021 per la sottoscrizione. 

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