A 1.357 giorni dall’uscita del bando di concorso per 10 posti da tecnologo III livello del 28 dicembre 2011, è stato diffuso oggi, 15 settembre 2015, sulla intranet dell'Istituto nazionale di statistica l’elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte del concorso.
L’elenco esclude la quasi totalità dei precari dell’Istat che aveva fatto domanda, a causa di una "svista" nel bando. Non è stata infatti applicata la clausola, chiesta all’epoca dalla Flc Cgil prima e subito dopo l’uscita del concorso, che consentiva l’ammissione in automatico dei lavoratori già idonei a procedure analoghe per quel profilo e livello, prevista in modo ambiguo nel bando all'articolo 6 comma 2.
Non sono quindi nell’elenco degli ammessi per il concorso da tecnologo quasi tutti i colleghi impiegati nel profilo di tecnologo a tempo determinato da anni all’Istat.
I concorsi del 2011 prevedono 35 punti su 100 di titoli per l'esperienza di lavoro all’Istat che, al momento del bando, alcuni precari vantavano per pochi mesi, mentre ad oggi, tecnologi con 4-5 anni di esperienza, non potranno nemmeno partecipare al concorso. I pochi precari ammessi difficilmente possono vedere questo concorso come un'opportunità per l'immissione in ruolo. Peraltro alcune esclusioni riguardano anche una parte del personale di ruolo dell’Istat.
Il processo di selezione degli ammessi alle prove ha visto un "dibattito" durato anni internamente alla commissione, che ha portato alle dimissioni dell’intera commissione di concorso e alla sua sostituzione.
La FLC CGIL ha chiesto, soprattutto dopo l’entrata in vigore del DL 101/2013, che stabilisce alcuni criteri innovativi nel reclutamento, di annullare il concorso e ribandirlo: con questa richiesta nel 2014 è stata lanciata una petizione del coordinamento dei precari che ottenne oltre 1.000 firme in pochi giorni.
Avendo ereditato questa difficile situazione dalla precedente gestione, l'anno scorso il presidente Alleva ha scelto di continuare con i concorsi banditi nel 2011, prima espletando le prove scritte di quello da ricercatore e oggi con la lista degli ammessi a quello da tecnologo, che ne mette in evidenza tutti i limiti e le contraddizioni.
L’amministrazione ha annunciato che intende a breve fare partire i concorsi riservati previsti dal DL 101/2013, ma sappiamo già che saranno sufficienti per la stabilizzazione di poco più di una quarantina di persone, mentre è necessario un vero piano di stabilizzazione, su cui, quasi un anno dopo l’accordo del 27 novembre 2014, non sono arrivati segnali di nessun tipo dal presidente Alleva, che su questo ha più volte espresso il suo impegno personale.
Abbiamo chiesto all’amministrazione di discutere quindi del nuovo piano di fabbisogno e del futuro dei precari, anche in vista della riorganizzazione, ma ad oggi non abbiamo avuto risposte, e il vecchio piano 2014-2016 è tuttora in corso di approvazione.
Sul concorso da tecnologo invitiamo quindi tutti gli esclusi a rivolgersi alla Flc Cgil, che ha già contattato i suoi legali, per valutare l’ipotesi di un ricorso.