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ISTAT, produttività, carriere e gradoni economici: la FLC CGIL scrive al Presidente Golini

L'ultima riunione di trattativa si è svolta ad aprile 2013, fermi gli accordi 2011-2012-2013, il sindacato chiede la riapertura urgente della trattativa.

09/09/2013
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Gravissima la situazione della contrattazione integrativa all'Istat. I molteplici rigetti dei ministeri vigilanti dell'accordo 2011 firmato a luglio 2012, e mai asseverato continuano a bloccare qualsiasi possibilità di contrattazione. Ci riferiamo in particolare allo sblocco dell'erogazione della produttività e ai passaggi carriera ex art. 54 e ai gradoni economici ex art. 53. I lavoratori attendono ben due tranche del salario di produttività mentre l'ultimo accordo sui passaggi di carriera risale al lontano 2008. L’atteggiamento assunto dagli organi di vigilanza in questa fase storica sembra con sempre maggiore evidenza valicare l’ordinaria funzione di controllo per esprimere, in modo del tutto improprio, un ruolo che oramai andrebbe definito di carattere “politico”.
Ma l'ISTAT deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e risolvere questa assurda situazione che vede pesantemente penalizzati i propri lavoratori, a questo scopo la FLC ha scritto al Presidente Golini

Al Presidente dell’Istat
Prof. Antonio Golini

Alla delegazione di trattativa
Dott. Manlio Calzaroni
Dott. Tonino Costantino

Al responsabile delle relazioni sindacali
Dott. Enrico Giuliani

Oggetto: salario accessorio, passaggi di carriera:richiesta urgente di riapertura delle trattative

Gentile Professore,
con la presente chiediamo che venga convocato con urgenza il tavolo di contrattazione integrativa.

Occorre, infatti, dare rapidamente soluzione all’assurda vicenda dell’accordo sul salario accessorio 2011, firmato più di un anno fa, approvato dal collegio dei revisori e più volte rigettato dagli organi di controllo dei Ministeri competenti.

Questa condizione di blocco pone l’Istituto in una condizione di grave ritardo nella applicazione degli accordi per gli anni 2011, 2012, 2013.

Come è evidente, la maggiore criticità è rappresentata dal fatto che, in un momento storico caratterizzato dal perdurare del blocco delle retribuzioni, i lavoratori dell’Istat sono in attesa da marzo della corresponsione delle quote di salario accessorio derivanti dagli accordi sulla produttività mai erogati. L’Istituto, che negli anni ha visto crescere il carico di responsabilità e lavoro sui propri dipendenti, non può ritenere plausibile assumersi l’onere delle esternalità negative derivanti da questa situazione. Ciò deve essere a nostro avviso chiarito anche ai funzionari dei Ministeri vigilanti che stanno gestendo questa vicenda.

Quanto esposto non è però l’unico motivo di grande preoccupazione per la FLC CGIL. Si protrae, infatti, da anni la chiusura di qualsiasi orizzonte ai percorsi di carriera per tutto il personale dell’Istituto. La riapertura e lo sblocco della trattativa, dovrà dunque rappresentare in questo senso anche un primo segnale di inversione di tendenza assumendo come priorità l’applicazione degli articoli 53 (gradoni economici) e 54 (passagi di livello) a partire dalla discussione dell’accessorio 2012.

Certi di un cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.

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