Dopo la nostra sollecitazione e il memorandum delle questioni in sospeso dello scorso 3 agosto, l'amministrazione ha inviato il 6 agosto una convocazione per la firma di due ipotesi di accordo sul salario accessorio degli anni passati: una come addendum per il 2011, un'altra sugli anni 2012 e 2013. Quindi, il 14 agosto, l'amministrazione ha fornito un'ulteriore nota sull'utilizzo dei risparmi dell'articolo 53 negli anni 2010-2014.
La FLC CGIL ha scritto all'amministrazione, ribadendo le proprie posizioni e proposte. Quello che è davvero "strano" è che arrivi una convocazione direttamente alla firma, quando le richieste già formulate al tavolo e poi per iscritto dalla FLC CGIL non sono state prese in considerazione. Ci riferiamo in particolare alla struttura della tabella relativa alla "produttività collettiva". L'impressione è che l'Istat non voglia veramente arrivare a un accordo con le organizzazioni sindacali.
Nell'ipotesi di accordo sul 2012 e 2013 poi ci sono elementi aggravanti, visto che - invece di replicare l'impianto del 2011, com'era logico - si supera totalmente l'impostazione che era stata faticosamente costruita all'Istat e che distingueva tra produttività collettiva, legata ai risultati delle macro-strutture, e produttività individuale, da attribuire solo - come previsto dalla legge - in presenza di economie aggiuntive e in base ai parametri contrattuali. E' inoltre incognito il destino dei I-III, che non sono previsti all'interno dell'ipotesi di accordo su 2012 e 2013, a differenza del 2011.
L'ipotesi di accordo su 2012 e 2013 inoltre non contiene alcuna distribuzione del fondo concordata con le organizzazioni sindacali, ma solo un "consuntivo" di quanto già speso, mentre i residui a qualsiasi titolo sono immediatamente contabilizzati come "produttività collettiva e individuale": non ci risulta un procedimento corretto.
Continuiamo inoltre a chiedere di correggere il bando relativo all'articolo 42, in particolare sulla questione della decorrenza giuridica e economica delle indennità, che deve essere il 1° gennaio 2015.
Per questo la FLC CGIL, in assenza di segnali da parte dell'amministrazione, non andrà il 3 settembre alla firma sull'anno 2011 e tanto meno sul 2012 e 2013. Inoltre dopo la pausa estiva sarà necessario riprendere il confronto in assemblea con tutti i lavoratori per capire come provare a sbloccare la situazione.
Desta ovviamente enorme preoccupazione l'assenza di passi avanti su tutte le altre questioni, a cominciare dalla possibilità di incrementare il fondo per il 2015.