La presenza annunciata all’Istat di Antonio Naddeo, capo dipartimento della Funzione Pubblica nonché Revisore dei Conti del nostro Ente, alla presentazione del Codice etico è stata l’occasione questa mattina, mercoledì 15 gennaio 2014, per distribuire un volantino che richiama all'"etica" i comportamenti dei più alti vertici della pubblica amministrazione.
Il dipartimento della Funzione Pubblica insiste, infatti, nell'arrogarsi il diritto di bloccare qualsiasi miglioramento della situazione lavorativa dei dipendenti pubblici. Nel comunicato diffuso abbiamo ricordato, a titolo di esempio, la vicenda incredibile della fruizione dei congedi parentali a ore, consentiti dal Ministero del lavoro attraverso la contrattazione di secondo livello, negati invece da una nota, a firma proprio del dottor Naddeo, per i dipendenti pubblici.
Un comportamento etico da parte del Ministero della Funzione Pubblica e dei suoi dirigenti dovrebbe concretizzarsi nella fine del blocco sistematico di qualsiasi accordo sindacale sul salario accessorio a partire dal 2011, nel comparto e anche all’Istat, così come sarebbe etico porre fine al boicottaggio sistematico dell’applicazione dell’articolo 5 del Contratto Nazionale per la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato.
In mattinata è arrivata quindi la notizia dell'assenza di Naddeo al seminario organizzato dall'Istat.