Inizia questa settimana un periodo di mobilitazione e di iniziative unitarie su turnover, precariato e difesa dell'autonomia della ricerca pubblica.
Il primo appuntamento è previsto per giovedì prossimo, 14 giugno. Per garantire la massima partecipazione sarà indetta assemblea esterna. Senza risorse, qualsiasi piano di stabilizzazione è vano, così come qualsiasi percorso di crescita professionale.
L'iniziativa è un presidio davanti al Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) di via XX Settembre, il dicastero che ha in mano la sorte del DPCM autorizzativo del turnover 2009 per tutti gli enti di ricerca e che sta preparando il DEF (Documento di Economia e Finanza), che sarà discusso nelle prossime settimane da governo e parlamento.
Per preparare le iniziative e discuterne le ricadute interne, mercoledì 13 è indetta assemblea unitaria di tutto il personale presso l'aula magna di via Balbo alle 10.30 in videoconferenza con gli uffici regionali, sulla quale seguirà un apposito comunicato.
Le organizzazioni sindacali hanno inviato una lettera ai segretari di tutti i principali partiti politici, con un documento allegato, chiedendo un incontro urgente.
I vincitori del concorso 2009 dell'art. 15, ancora in attesa della presa di servizio a un anno e mezzo dalla pubblicazione della graduatoria, si sono riuniti la scorsa settimana e - insieme alle organizzazioni sindacali - hanno già deciso di lanciare lo stato di agitazione. I lavoratori parteciperanno a iniziative interne ed esterne all'Istat per manifestare il loro disagio.
La FLC CGIL invita tutti i lavoratori, in particolare i lavoratori a tempo determinato e i sottoinquadrati, direttamente coinvolti dall'evolversi delle politiche sul turnover e sulla ricerca del prossimo futuro, a partecipare alle iniziative di mobilitazione, a cominciare dall'assemblea di mercoledì 13 giugno a via Balbo (aula magna) e dal presidio sotto il MEF di giovedì 14 giugno.