Sull'emergenza precariato, acuita dai provvedimenti della "spending review", la FLC CGIL ha scritto (a firma del segretario generale Pantaleo) una nota all'amministrazione dell'Istat, chiedendo di attivare un "piano B", concentrando le poche risorse sui canali "utili" (articolo 5 in primis, concorsi da III e da VI), rinviando altri concorsi e assunzioni (dirigenza amministrativa, concorsi da I e II livello).
Inoltre con la lettera Pantaleo ha riproposto lo stralcio dal turnover dei vincitori dell'art. 15: una soluzione che darebbe anche un po' di respiro alla programmazione delle assunzioni.
In questi giorni si parla (forse) della fuoriuscita, momentanea, degli enti di ricerca dalla "spending review". Questo dato, oltre a non essere acquisito (oggi sul Sole 24 Ore Profumo propone semplicemente una diversa distribuzione dei tagli fra gli enti di ricerca), non è certo sufficiente.
Deve infatti essere sbloccato il turnover e reso disponibile immediatamente quello del 2009. Deve inoltre ripartire la contrattazione integrativa, con lo sblocco delle procedure volte a valorizzare il personale, per cui gli enti devono essere messi in grado, economicamente e giuridicamente, di usare risorse (pensiamo soprattutto alle progressioni art. 54). Una possibile deriva è infatti quella già prospettata dal testo attuale della "spending review", dove si taglia la dotazione organica "solo" per il personale tecnico-amministrativo, come se fosse una "zavorra" da sacrificare in nome della "ricerca", e non un elemento fondamentale per il funzionamento del sistema.