Le giornate di mobilitazione dei precari della scorsa settimana, che hanno visto una partecipazione continua e una solidarietà crescente in varie forme di tantissimi colleghi, anche di ruolo, hanno contribuito decisamente a rendere palesi ancora una volta al governo e all’opinione pubblica le urgenze che riguardano la mancanza di una prospettiva di stabilizzazione dei precari della ricerca, e in particolare di quelli dell’Istat.
Il quadro politico, già condizionato da un ricorrente veto da parte della Ragioneria generale a misure di spesa, in presenza peraltro di un “monito” della Commissione Europea a ridimensionare le norme presenti nell’ultima legge di bilancio, rischia in questi giorni di diventare ancora più surreale e scollegato dalla realtà, andando a incontrarsi con uno scontro precongressuale all’interno del Partito Democratico, con la componente “renziana” che, boicottando di fatto le attività del governo che dovrebbe sostenere, chiede elezioni immediate.
Dopo l’assemblea di martedì e il presidio davanti alla sede centrale di via Balbo mercoledì 25 gennaio, nella giornata di giovedì l’assemblea - riunita in sede centrale - ha deciso di spostarsi davanti alla sede nazionale del PD, chiedendo con forza e determinazione all’attuale presidente del consiglio Gentiloni di prendere posizione in merito alla votazione nei prossimi giorni di un emendamento che aprirebbe la strada per la stabilizzazione dei precari Istat.
Nel frattempo, la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha giudicato sull’ammissibilità degli emendamenti presentati al Decreto Milleproroghe. Tra quelli che interessano il precariato della ricerca è stato ritenuto improponibile solo l’emendamento 1.81, che alludeva alla “stabilizzazione” dei precari dell’Istat “attraverso una procedura concorsuale pubblica entro e non oltre trenta giorni”.
Leggi il resoconto della seduta della Commissione di giovedì 26 sul sito del Senato
Sono quindi stati dichiarati ammissibili l’emendamento 1.35 (a firma del senatore Santini), che corrisponde alla norma ad hoc che l’Istat aveva predisposto a dicembre, due emendamenti presentati su iniziativa dell’Iss e vari emendamenti che puntano all’estensione per tutti i precari dei requisiti e dei termini del DL 101/2013 (Decreto D’Alia), alcuni di questi sostenuti dalla CGIL confederale nazionale.
Accanto all’emendamento 1.35 a firma Santini ne è stato presentato uno alternativo, 1.35 (testo 2), sempre a firma del senatore Santini e evidentemente concordato con l’Istat, anch’esso ammissibile, che è un “riassunto” dell’emendamento 1.35, che contiene gli stessi elementi: proroga dei termini e dei requisiti del D’Alia per l’Istat, possibilità per l’Istat di utilizzare le proprie risorse di bilancio, tenuto conto del trattamento accessorio, proroga dei contratti a termine nelle more dell’espletamento delle procedure speciali.
Leggi tutti gli emendamenti sul sito del Senato
Una delegazione di precari, sostenuta dall’assemblea che è rimasta in attesa sul marciapiedi di via Andrea delle Fratte, è entrata nel pomeriggio di giovedì nella sede del PD con l'onorevole Boccia, che ha contattato membri del governo e del partito per sollecitare una presa di posizione a favore della vertenza Istat, assicurando un impegno politico a portare comunque nell’aula del senato un provvedimento.
Durante il pomeriggio di giovedì sono arrivate dichiarazioni di vari esponenti politici a favore di una soluzione per il precariato dell’Istat e la mobilitazione davanti alla sede del PD è stata riportata sulle pagine dei principali quotidiani.
Video (repubblica.it) Video (corriere.it)
Dichiarazione di Cesare Damiano (Radiocor)
L’assemblea è quindi proseguita nel pomeriggio di giovedì a via Balbo e il direttore generale Antonucci ha mostrato ottimismo, in vista della votazione degli emendamenti al Milleproroghe, che è prevista a partire da martedì prossimo 31 gennaio.
Il governo deve ancora presentare i suoi emendamenti, rimane ancora quindi la possibilità che faccia suo un emendamento di proroga dei termini e dei requisiti del “Decreto D’Alia”, come era stato concordato dall’amministrazione con la Funzione Pubblica.
Le soluzioni, come già detto e ribadito, non possono essere rinviate con la motivazione di ulteriori - pur auspicabili - passaggi, come quelli che riguardano le deleghe della riforma della Pubblica Amministrazione. Ciò vale in particolare per l’Istat, che ha l’impegno - da legge - di passare al censimento permanente da qui a pochi mesi e che ha costruito un percorso legislativo con gli attori istituzionali da quasi un anno. E’ quindi stato giusto mobilitarsi in questi giorni.
Domenica 29 gennaio attraverso il passaparola un gran numero di colleghi è stato presente ancora una volta davanti alla sede centrale dell’Istat, in occasione del collegamento in diretta con la trasmissione “In 1/2 ora” su Rai Tre.
Rivedi la trasmissione in 1/2 Ora sul sito della RAI
La FLC CGIL continua a sostenere le iniziative decise in assemblea e a monitorare la situazione, che è tuttora in via di definizione. Lo stato di agitazione è proseguito con assemblea a via Balbo in aula magna, lunedì 30 gennaio, martedì 31 e ancora domani, mercoledì 1° febbraio 2017.
Invitiamo nuovamente tutti i colleghi, di ruolo e (ancora) non di ruolo, a partecipare all'assemblea e alle iniziative che verranno decise, sostenendo la risoluzione della vertenza dei precari dell’Istat.
Dopo la giornata di ieri, che ha ancora una volta visto una grandissima partecipazione da parte dei precari dell’Istat in aula magna, ma anche di tanti colleghi a tempo indeterminato, anche oggi - a partire dalle 10 - è confermato il presidio in aula magna, in attesa di novità dal Senato.
Durante il pomeriggio di martedì la Commissione Affari costituzionali del Senato ha esaminato alcuni emendamenti. La senatrice De Petris (Sinistra Italiana) ha dichiarato di condividere l’emendamento Santini 1.35 (testo 2) sull’Istat e ha difeso il suo emendamento 1.15, che proroga i termini e i requisiti del Decreto D’Alia per tutti.
Leggi il resoconto della commissione di martedì 31 gennaio
L’elenco aggiornato degli emendamenti improponibili
La riunione della commissione si è aggiornata al pomeriggio di mercoledì dalle 14.30 e l'esame del Milleproroghe è all’ordine del giorno anche nel pomeriggio di giovedì dalle 14.
Vedi le convocazioni della commissione affari costituzionali di questa settimana
E’ stato quindi rimandato il dibattito sul Milleproroghe nell’assemblea del Senato, che doveva cominciare già nel pomeriggio di martedì, insieme a quello sul “Decreto Salva banche”.
Entrambe le discussioni sono state rinviate, visto che sia la Commissione Affari costituzionali (rispetto al Milleproroghe) sia quella Bilancio (rispetto al Decreto salva banche) non hanno ancora completato l’esame degli emendamenti.
Il governo non ha quindi ancora presentato i suoi emendamenti e potrà farlo in qualsiasi momento, probabilmente lo farà direttamente in assemblea, dove domani quasi certamente non si discuterà ancora di Milleproroghe, visto che in calendario sono previsti altri argomenti all’ordine del giorno.
Vedi l’ordine del giorno di mercoledì 1° febbraio sul sito del Senato
L’assemblea si è riaggiornata in aula magna mercoledì 1° febbraio alle 10 di mattina nell’aula magna di via Balbo.
Le notizie arrivate ieri dal direttore generale e da altre fonti sono apparse confuse e contraddittorie. I tempi di approvazione del milleproroghe sembrano essersi allungati, e sarebbe tramontata l’idea che il governo presenti un emendamento sull’Istat. In compenso l’emendamento Santini, riformulato, dovrebbe avere l’approvazione della maggioranza di governo: così ha riferito il direttore generale in assemblea.
Mancando informazioni ufficiali e certe, l’assemblea ha deciso di mantenere l’assemblea permanente in aula magna e di indire un presidio davanti al Senato (in piazza delle cinque lune) oggi giovedì 2 febbraio 2017 dalle ore 14.
Quindi l’appuntamento è ancora per tutti in aula magna dalle 10, con videoconferenza per le sedi territoriali.
Dalle 14 tutti i lavoratori delle sedi romane dell’Istat sono invitati a partecipare al presidio in piazza delle Cinque lune, davanti al Senato, mentre si riunisce ancora la commissione affari costituzionali, che dovrebbe recepire oggi gli emendamenti del governo e cominciare le votazioni.
Nella giornata di ieri la commissione ha recepito nuove formulazioni di alcuni emendamenti, tra cui quello sull’ISS, l’1.22 (testo 2).
Leggi il resoconto della commissione affari costituzionali del 1° febbraio
Gli emendamenti al Milleproroghe saranno votati in commissione tra oggi e la prossima settimana. Da martedì 7 febbraio è infatti nuovamente calendarizzato il dibattito in aula.
Il calendario dei lavori del Senato
La FLC CGIL ha indetto assemblea interna dalle 10 alle 14 a via Balbo e assemblea esterna dalle 13.30 alle 18.30 in piazza delle cinque lune (Corso Rinascimento).
Durante il presidio di ieri pomeriggio a piazza delle cinque lune, partecipato da numerosi colleghi (precari e di ruolo), sono intervenuti due senatori: Loredana De Petris (Sinistra Italiana), membro della Commissione affari costituzionali, e Giorgio Santini (Partito Democratico), presentatore dell’emendamento preparato dall’Istat (1.35), che - ha spiegato - doveva già essere da lui proposto nella legge di bilancio al Senato a dicembre, ma come noto non è stato possibile, visto che il governo - dopo l’esito referendario - ha deciso di mettere la fiducia sul testo uscito dalla Camera evitando qualsiasi discussione in aula.
I due senatori hanno confermato che l’emendamento Santini al Milleproroghe - riformulato - dovrebbe avere il sostegno della maggioranza di governo.
I segnali che arrivano dal governo attualmente sono positivi, e il senatore Santini ha sottolineato l’importanza del passaggio sull’ammissibilità della scorsa settimana, che era lo scoglio decisivo, superato con l’avallo del governo.
Le votazioni in commissione non cominceranno prima di martedì (forse mercoledì), per poi passare in aula, dove si voterà la prossima settimana o al massimo quella successiva. Dipenderà anche dalla lavorazione - parallela - del decreto “Salva banche”.
Nella seduta di ieri, molto breve, sono stati presentati alcuni emendamenti del governo, tra i quali uno riguarda l’Istat: si tratta dell’emendamento 1.2000, che proroga i termini del PSN.
Inoltre un altro nuovo emendamento presentato dal relatore (1.1000) ha una formulazione molto simile a quello per l’Istat e riguarda l’Autorità garante della concorrenza: anche in questo caso si prorogano i termini del Decreto D’Alia e si aumenta la dotazione organica.
Tutti gli emendamenti nuovi presentati ieri sul sito del Senato
Il resoconto della seduta di ieri in commissione affari costituzionali
Domani scadono i termini per presentare in commissione eventuali sub emendamenti agli emendamenti del governo e del relatore.
I precari dell'Istat si sono riconvocati in assemblea alle 10 di venerdì 3 febbraio in aula magna a via Balbo per valutare in che modo proseguire il presidio fino a martedì pomeriggio (forse mercoledì) quando avverrà il primo passaggio formale, decisivo, in Senato con la votazione in commissione dell’emendamento 1.35.
La giornata di ieri, martedì, doveva essere quella decisiva, in cui il governo avrebbe espresso il suo parere sull’emendamento 1.35 (testo due).
Nel pomeriggio sono cominciate a trapelare notizie su un “accantonamento” dell’emendamento.
L’assemblea, dopo avere chiesto un intervento al presidente Alleva, ha deciso di trasferirsi sul tetto della sede, in contemporanea con la seconda convocazione della commissione affari costituzionale, e i lavoratori sono quindi rimasti in assemblea fino a tardi.
| Aska news | Il Manifesto | Il Fatto quotidiano |
In seguito al rinvio della commissione a domani e ad alcune rassicurazioni da parte della Funzione Pubblica, l’assemblea si è riconvocata per questa mattina in aula magna.
La FLC CGIL ha quindi indetto assemblea anche per mercoledì 8 febbraio, dalle 9.30 alle 19.
La commissione affari costituzionali ha cominciato ieri nella prima seduta delle 14.30 a valutare gli emendamenti all’articolo 1.
Il relatore ha proposto il parere favorevole sull’emendamento 1.22 (testo 2), sull’ISS, mentre ha chiesto l’accantonamento dell’emendamento 1.35 (testo 2), che è quello che riguarda l’Istat. Per l’emendamento 1.67, che riguardava la proroga dei termini del DL 101/2013 per tutto il pubblico impiego, il relatore ha chiesto il ritiro, anche in considerazione del parere negativo della commissione bilancio. E’ stato espresso dal relatore parere favorevole sull’emendamento 1.2000, quello sulla proroga del PSN presentato dal governo.
Il sottosegretario Pizzetti si è conformato ai pareri del relatore a nome del governo.
Da notare che l’esponente del governo ha espresso parere favorevole all’emendamento 1.1000 del relatore, che dispone la proroga dei termini del DL 101/2013 (Decreto D’Alia) per l’Autorità garante della concorrenza.
Quindi l’emendamento 1.35 (testo 2) è uno dei 7 emendamenti accantonati all’articolo 1 delMilleproroghe.
La commissione ha convocato una nuova seduta per le ore 18 di ieri, martedì.
La commissione affari costituzionali è in ogni caso riconvocata nel pomeriggio di oggi alle 15.30.
Leggi le convocazioni della commissione sul sito del senato
Anche la commissione bilancio nel pomeriggio di ieri ha espresso i pareri su molti emendamenti almilleproroghe. Sull’emendamento 1.35 (testo 2), ovvero quello presentato dal senatore Santini in accordo con l’Istat, la relatrice ha segnalato che “occorre una valutazione”. Ha anche chiesto una relazione tecnica sull’emendamento 1.22 (testo 2), che riguarda l’ISS, relazione che è stata consegnata dalla rappresentante del governo. Lo stesso è accaduto per quanto riguarda l’emendamento 1.2000, ovvero quello di proroga del PSN dell’Istat.
La commissione bilancio si è quindi riconvocata alle 8.30 di mercoledì mattina.
Leggi il resoconto della commissione bilancio di martedì 7 febbraio
Nella giornata di ieri, mercoledì, hanno continuato ad accavallarsi notizie "rassicuranti" e contemporaneamente il parere del governo veniva nuovamente rimandato. Anche la commissione bilancio ieri pomeriggio ha accantonato l'emendamento 1.35 (testo 2).
L'assemblea ha deciso quindi di occupare l'Istituto e un folto gruppo di lavoratori è rimasto a presidiare la sede centrale tutta la notte.
Nella mattinata si sono riunite nuovamente la commissione bilancio alle 9 e la commissione affari costituzionali alle 9.30, di cui non sono attualmente ufficializzati gli esiti. A quanto risulta alla FLC CGIL la discussione è stata rinviata a martedì.
Il segretario generale della FLC CGIL ieri pomeriggio ha diffuso un comunicato di sostegno alla vertenza dei precari dell'Istat, stigmatizzando peraltro l'indebito intervento delle forze dell'ordine, che ieri mattina sono entrate nell'Istituto e nell'aula magna in assemblea.
Leggi il comunicato del segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli
L'assemblea riunita in aula magna, apprese notizie di un possibile rinvio ad un ulteriore provvedimento da parte del presidente Alleva (che è da ieri in missione all'estero), ha espresso la propria rabbia, prima occupando il palazzo di Contabilità Nazionale, quindi tornando nella sede centrale, chiudendone gli accessi.
L'assemblea ha chiesto un intervento ai direttori e ai capi servizio dell'Istat.
La FLC CGIL ha quindi ufficialmente invitato tutti i dirigenti presenti in Istituto a riunirsi immediatamente a via Balbo e interloquire con l'assemblea riunita ad ora nella rotonda dell'ingresso presidenziale.
E' stata inoltre indetta assemblea esterna per i lavoratori della sede che vogliano manifestare solidarietà restando fuori.
Sono quindi intervenuti i direttori Monducci e Fiorespino, che però hanno rifiutato la proposta di fare un comunicato stampa sulla situazione dell'Istat.
La decisione dell'assemblea, una volta liberati gli accessi, è stata quella di proseguire con l'occupazione dell'Istituto e di riconvocarsi a venerdì mattina, quando il presidente Alleva ha promesso di intervenire in aula magna, e poi indire una conferenza stampa alle 11.
L’accantonamento dell’emendamento che riguarda l’Istat e la sospensione del parere del governo sono comportamenti attualmente incomprensibili. L’unica spiegazione possibile appare l’avversione, diretta o indiretta, di una parte del governo per l’Istituto. Ciò soprattutto dopo il parere positivo espresso da governo e commissione sugli analoghi emendamenti riferiti all’Istituto Superiore di Sanità, dove giovedì la ministra Lorenzin si è recata per festeggiare insieme ai lavoratori, e all’Autorità per la concorrenza.
Durante la seduta della commissione affari costituzionali di giovedì l’emendamento 1.22 sull’ISS, riformulato in 1.22 (testo 3) è stato infatti approvato dalla commissione. Gli emendamenti 1.14 e 1.15, che allargavano e prorogavano i termini del D’Alia per tutta la Pubblica amministrazione, sono stati bocciati. L’emendamento sull’Istat 1.35 (testo 2) è stato accantonato, e così anche l’emendamento 1.67, anch’esso finalizzato all’estensione dei requisiti e dei termini del D’Alia per tutti (su quest’ultimo c’è il parere contrario della commissione bilancio).
E’ stato approvato anche l’emendamento 1.1000, che dispone una proroga di termini e requisiti del Decreto D’Alia per i lavoratori dell’autorità per la concorrenza.
E’ stato infine approvato l’emendamento 1.2000, sul PSN. Al contrario gli emendamenti (13.34 e seguenti) che riguardano la proroga per il sistema Intrastat sono stati accantonati.
Leggi il resoconto della Commissione Affari costituzionali di giovedì 9 febbraio
La commissione Affari Costituzionali è convocata per lunedì alle 20.30 e poi martedì 14 febbraio alle 9 di mattina e alle 14.30.
Nella riunione della commissione Bilancio di giovedì una riformulazione di uno degli emendamenti su Intrastat, 13.35 (testo 2), ha ottenuto il parere non ostativo della commissione. L’emendamento 1.35 (testo 2) è stato invece nuovamente accantonato.
Leggi il resoconto della commissione bilancio di giovedì 9 febbraio
La commissione Bilancio è convocata martedì mattina, alle 10 e poi alle 14.
Il presidente Alleva, in assemblea davanti a centinaia di colleghi venerdì mattina, ha negato qualsiasi attacco all’Istat, ha ribadito che c’è un impegno del governo a chiudere positivamente la vicenda, se non nel milleproroghe in un provvedimento successivo, e si è rifiutato di esprimere una posizione pubblica sulla vicenda, come richiesto da tutti gli interventi, confermando quindi l’orientamento della dirigenza a lasciare da soli i lavoratori nel “metterci la faccia”.
All’interno dell’Istituto si moltiplicano nel frattempo gli atti di solidarietà. Molti dei servizi on line (EDI, SGR, Gistat, lo stesso Urbi...) hanno applicato un messaggio a favore della stabilizzazione dei precari.
I colleghi precari degli uffici territoriali hanno diffuso un loro comunicato.
Dopo la conferenza stampa della mattinata di venerdì l’assemblea si è spostata nel pomeriggio negli uffici della comunicazione dell’Istituto, “impadronendosi” dell’account Twitter ufficiale dell’Istat, dal quale sono partite richieste per oltre un’ora a parlamentari e ministri di approvare l’emendamento che riguarda i precari dell’Istat o quantomeno di spiegare il perché di un eventuale parere negativo, nonché messaggi agli organi di stampa.
I post sono stati cancellati dopo circa un’ora, ma il “blitz” ha ricevuto l’attenzione delle principali agenzie di stampa e quotidiani.
| Agi | Adnkronos | Ansa | Corriere della sera | Repubblica | Il Post | Il Manifesto | Sky Tg 24 | Il Tirreno |
L’occupazione della sede centrale è quindi proseguita durante il weekend e continua tuttora, con un buon seguito di stampa.
| Il Fatto quotidiano | Today | Coffee break | Askanews 7/2 | Askanews 9/2 | Askanews 9/2 | Radio Cusano Campus | Rassegna.it | Il manifesto 8/2 | altri articoli di venerdì e sabato |
Le strutture della FLC CGIL hanno espresso in questi giorni il sostegno alla lotta dei precari dell’Istat.
| Comunicato del segretario generale della FLC CGIL Sinopoli | Comunicato del coordinamento nazionale precari FLC CGIL | Comunicato della segreteria della FLC CGIL Roma e Lazio |
Durante il fine settimana l'Istat continua ad essere occupato, l'appuntamento è per lunedì 13 febbraio 2017. In mattinata è prevista assemblea in aula magna, mentre nel pomeriggio è stata chiesta un'interlocuzione con la direzione nazionale del PD, che si riunirà a via Alibert, una traversa di via del Babuino.
Nella mattinata di ieri lunedì 13 febbraio l’assemblea riunita nell’aula magna occupata ha deciso di spostarsi davanti alla direzione del PD, per chiedere conto direttamente ai massimi vertici del principale partito di governo del mancato parere positivo per l’emendamento che riguarda i precari dell’Istat. “Perché noi no?” è stato lo slogan portato in piazza, facendo notare l’incongruenza dell’approvazione di emendamenti identici per altri enti e l’accantonamento di quello per l’Istat.
Una larga parte di lavoratrici e lavoratori - non solo precari - si è quindi trovata a portare le proprie ragioni a via del Babuino, a due passi dall’ingresso del cento congressi di via Alibert, dove si sarebbe tenuta di lì a breve la direzione del PD.
| Il Fatto quotidiano | Repubblica | Ansa | Askanews | Gazebo (foto) | Gazebo (dal minuto 4.30) | Sole 24 ore | Il manifesto | Fanpage | Youreporter | Ansa (video) | L’Aria che tira (dal minuto 1h27.20) | Coffee break (dal minuto 1.30) |
Solo a quel punto il presidente del PD Matteo Orfini ha ricevuto una delegazione dei precari in mobilitazione presso la sede del Nazareno.
Durante l’incontro Orfini ha garantito l’impegno di tutto il PD per l’approvazione dell’emendamento. A quel punto il presidio si è sciolto e i lavoratori sono tornati nell’aula magna occupata in assemblea.
Nel pomeriggio lo stesso Orfini ha citato durante la direzione del PD l’incontro con i precari dell’Istat.
"Ho incontrato una delegazione dei precari dell'istat che stanno lottando per la propria stabilizzazione. Li ho ricevuti perché manifestavano qua fuori, li ho fatti venire al Nazareno. Non mi hanno chiesto quando si vota, mi hanno chiesto cosa si vota questa sera nel milleproroghe al senato. Io mi sono impegnato a chiedere al governo e al parlamento - visto che ci sono qui autorevoli esponenti lo ripeto - che l'emendamento che li riguarda venga approvato".
Riguarda il video (al minuto 8.02)
Nel pomeriggio è stata diffusa una lettera aperta firmata da 40 colleghi capi servizio, indirizzata a direttore generale e presidente. Nel testo si legge, tra l’altro che “l'eventuale uscita dai ranghi dell'Istituto del personale con contratti in scadenza, che rischia di concretizzarsi qualora l'emendamento non venisse approvato, costituirebbe una grave perdita difficilmente recuperabile, di capitale umano e competenze, sulle quali tanto è stato investito in questi anni”.
Un’altra lettera, firmata da circa 300 colleghi responsabili o coordinatori di iniziative, è stata inviata sempre nel pomeriggio di lunedì alla commissione affari costituzionali del senato. La lettera si conclude con un appello ad approvare l’emendamento: “La trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di questi 350 lavoratori – ribadiamo: essenziali per le attività correnti – costituirebbe un segnale importante e inequivocabile nella direzione di un più giusto e adeguato riconoscimento dell’Istituto e di tutta la ricerca pubblica”.
Durante la serata, dopo alterne notizie, è arrivata direttamente da Matteo Orfini e da Gentiloni la conferma del parere positivo da parte del governo sull’emendamento che riguarda i precari dell’Istat, che sarebbe arrivato in nottata o il giorno dopo, oggi martedì 14 febbraio.
L’aula magna ha accolto con soddisfazione la notizia, il presidente dell’Istat ha (finalmente) diramato un comunicato stampa (| Agenparl | Corriere nazionale |) e durante tutta la notte e poi nella mattinata sono accorsi nell’aula magna centinaia di lavoratrici e lavoratori dell’Istat, non solo precari, esprimendo gioia e solidarietà.
Da questa mattina è quindi in corso nuovamente assemblea nell’aula magna occupata, in attesa della conferma ufficiale dal Senato.
+++ Nel pomeriggio di martedì è arrivata la conferma dal Senato che sia la commissione bilancio che la commissione affari costituzionali hanno approvato l'emendamento sull'Istat +++
Dopo una giornata di "mistero" dovuta a un "equivoco" per il quale le commissioni bilancio e affari costituzionali martedì avevano dato il via libera a due diverse versione dell'emendamento Istat, oggi giovedì 16 febbraio il Senato ha approvato il Milleproroghe con il maxiemendamento governativo, contenente la seguente versione del provvedimento per l'Istat:
Dopo il comma 5, inserire il seguente:
«5-bis. Nelle more della conclusione delle procedure concorsuali, di cui all’articolo 4, comma 6, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, da bandire entro il 31 dicembre 2018 e i cui requisiti di partecipazione devono essere posseduti dal personale dell’Istat con contratto di lavoro a tempo determinato alla data di entrata in vigore della presente legge, il termine di scadenza dei contratti del personale in servizio a tempo determinato, fissato al 31 dicembre 2017, e` prorogato, anche in deroga alla normativa vigente sul rapporto di lavoro a tempo determinato di cui agli articoli da 19 a 29 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, fino alla conclusione delle medesime procedure e comunque non oltre il 31 dicembre 2019. Gli oneri scaturenti dall’utilizzo di detto personale sono a carico dei progetti in cui lo stesso personale e` impegnato e su cui attualmente grava. Agli oneri derivanti dal presente comma si provvede a valere sulle risorse aggiuntive assegnate nell’ambito del contributo ordinario pari ad euro 5 milioni a decorrere dall’anno 2017, sulle risorse assunzionali dell’Istituto, nonche´ sulle risorse disponibili nel bilancio dell’Istituto, tenendo conto del trattamento fondamentale e accessorio del personale interessato».