Dopo l'incontro tra organizzazioni sindacali e amministrazione dello scorso 10 gennaio, l'Istat ha inviato una nota informativa ai sindacati, con una proposta di distribuzione dei 100mila euro avanzati dal fondo per i benefici assistenziali del 2012 che ricalca quella già fatta all'inizio della riunione di due settimane fa e che non tiene conto delle posizioni rappresentate dalle delegazioni sindacali.
Durante quell'incontro la FLC CGIL, così come le altre organizzazioni al tavolo, ha sostenuto che fosse corretto che con le economie del fondo, originate quasi completamente dalla voce "sussidi", si aumentassero anche le percentuali dei rimborsi delle spese mediche.
Nella "nota informativa" l'amministrazione sostiene che, siccome il regolamento interno sui benefici assistenziali, ovvero il "Testo unico del 17 febbraio 2002", indica le percentuali massime, queste rappresenterebbero un vincolo "tassativo". Abbiamo quindi risposto alla nota dell'amministrazione, ribadendo il ruolo della contrattazione integrativa di ente. E' infatti possibile, attraverso un accordo sindacale, derogare sulle percentuali. Ed è quanto continuiamo a ritenere corretto, per quanto riguarda i residui del fondo 2012.
Già con la circolare 25 del MEF del luglio 2012, togliendo la competenza sull'ammontare del fondo alla contrattazione, si è ridotto notevolmente il ruolo delle contrattazione. E' evidente che rimane possibile invece contrattare sui criteri e sulla distribuzione del fondo stesso.
L'amministrazione, invece di perdere tempo in discussioni interpretative, dovrebbe affrettarsi a costituire il fondo per il 2013 e il 2014 e ad avviare la nuova contrattazione.