M. Carla Congia è entrata all'Istat nel 2001 a tempo determinato come collaboratore tecnico, da allora ha sempre lavorato nella sede di via Tuscolana.
Si è iscritta quasi subito alla FLC CGIL partecipando al comitato degli iscritti della sede. Ha fatto parte del comitato di ente.
Perché ti sei candidata?
Credo nella tutela dei più fragili e nella solidarietà, e visto che nel rapporto di lavoro la parte più debole è il lavoratore, sono convinta della necessità del ruolo del sindacato nella difesa dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori.
Ho scelto la CGIL perché è il sindacato che non lascia nessuno indietro, è pluralista, propositivo, aperto al confronto e al dialogo.
Quali sono gli argomenti secondo te più importanti?
Tra i temi che mi stanno a cuore ci sono sempre stati il superamento del precariato e del sotto-inquadramento.
Da quando sono diventata mamma e la vita mi si è complicata, ho molto a cuore lo sviluppo e l'applicazione di strumenti per la conciliazione famiglia-lavoro, sui quali è necessario lavorare per rendere effettivamente utilizzabili quelli esistenti (congedo parentale ad ore) e per sperimentarne di nuovi (smart working).
Uno slogan?
Conciliare, non rinunciare!