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Sedi romane dell'Istat, parte il questionario

In assemblea gli aggiornamenti e le preoccupazioni dei lavoratori per gli spostamenti e la sicurezza

04/12/2015
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Si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 2 dicembre un'affollata assemblea nella sede di viale Oceano Pacifico. Si è discusso primariamente delle novità sulle sedi romane, emerse dall'ultima riunione degli RLS con l'amministrazione.

Nella nuova sede di via Balbo 39 i lavori dovrebbero finire a marzo dell'anno prossimo, salvo un ulteriore tempo per l'allestimento. La sede conterrebbe circa 250 persone.

Nella sede "storica" di via Balbo 16 i lavori dovrebbero chiudersi a maggio 2016. A quel punto la sede avrebbe 150/160 postazioni aggiuntive rispetto a oggi.

Sembrano decaduti i progetti di acquisizione di ulteriori aree nella sede di via Tuscolana. L'Istat preferirebbe trovare un'altra sede nei pressi di via Balbo. Non vuole prendere in considerazione invece l'idea di cercare una sede in zona sud-ovest, perché concentrare la maggior parte delle persone in sedi vicine sarebbe funzionale alla modernizzazione.

E' stato chiesto se fosse stata opzionata una sede a via Barberini, ma la voce non è stata confermata dall'amministrazione.

Per la sede di viale Oceano Pacifico si continua quindi a prevedere la chiusura, probabilmente non prima di settembre 2016.

Dall'assemblea è venuta nuovamente - come già accaduto a luglio - una forte richiesta di una parte del personale di perseguire una ricerca di sedi nel quadrante sud-ovest e nella zona Eur, anche per un numero più limitato di persone, che peraltro risulterebbe molto probabilmente più economica di un'ulteriore sede centrale. Per quanto riguarda i costi, è inoltre auspicabile che non si acquistino nuovi arredi per la sede di via Balbo 39, come accadde nel caso del trasferimento da via Ravà.

La preoccupazione forte riguarda inoltre la mobilità collegata ai processi di modernizzazione: è assolutamente necessario che si attui una procedura di mobilità volontaria cercando di favorire il più possibile le esigenze lavorative e quelle di vita. Altro elemento uscito fuori nuovamente è una richiesta forte di estendere il telelavoro.

Le organizzazioni sindacali hanno quindi comunicato che in questi giorni arriverà a tutti i dipendenti dell'Istat un'email con la richiesta di compilare un questionario che è stato predisposto in questi mesi da un gruppo di colleghi e che è orientato proprio a capire le esigenze e le preferenze di ciascun lavoratore rispetto alla sede.

E' quindi importante che il maggior numero possibile di colleghi risponda al questionario.

Si è quindi discusso lungamente della questione dell'acqua e della legionella. Fino al pomeriggio di oggi venerdì 4 dicembre, non era stata data nessuna comunicazione ufficiale al personale a firma del datore di lavoro (ovvero il direttore generale), nonostante i ripetuti solleciti delle e degli RLS. E’ ovviamente necessario un immediato intervento per la eliminazione del batterio e per il contenimento del rischio connesso e il completamento dei controlli.

C'è in generale una forte richiesta di trasparenza sulle conseguenze e sull'impatto delle analisi predisposte dall'Istat per la legionella, di cui si sono fatte carico le organizzazioni sindacali. 

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