Ad otto mesi dal pretestuoso trasferimento di oltre 100 persone dalla sede centrale a quella di via Tuscolana, ancora nessuna notizia è pervenuta in merito al presunto piano di riallocazione del personale nelle sedi romane, che pure era stato annunciato per giugno dello scorso anno, i lavori di messa in sicurezza della sede centrale sono fermi o quasi, e a via Tuscolana nulla è stato fatto per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti.
L’amministrazione ha preferito invece avviare la ricerca di un immobile sostitutivo delle sedi centrali i cui canoni di locazione sono in scadenza a fine dicembre 2014 (Piazza Indipendenza, Via Torino e Via Depretis 77), peraltro, con l’eccezione dell’immobile “ereditato” dall’ex-Isae, le meno costose e meglio posizionate tra quelle in locazione nel comune di Roma.
Il 10 gennaio è stata costituita una commissione con il compito di valutare le offerte pervenute. Le offerte sono fino ad ora rimaste ignote sia alle organizzazioni sindacali sia al personale che dovrà poi materialmente occupare la nuova sede.
Alla FLC CGIL pare evidente e alto il rischio di ripetere errori già commessi in un passato anche recente, quando gli spostamenti di personale hanno generato notevoli disagi e peggioramento delle condizioni lavorative. È per prevenire un tale scenario che abbiamo chiesto un incontro informativo, per discutere delle azioni future in merito alla riallocazione del personale nelle sedi, che deve prevedere anche il ritorno del personale inutilmente trasferito a via Tuscolana nei locali delle sedi centrali, e naturalmente un potenziamento ed utilizzo adeguato, non burocratizzato ed estensivo, delle forme flessibili di impiego presenti e attivabili, a partire dal telelavoro.