Il 29 novembre si è tenuto l’incontro con il Presidente Giovannini richiesto con urgenza dalla FLC CGIL per discutere sulle procedure concorsuali da I, II e III livello che verranno bandite entro la fine dell’anno. La FLC CGIL ha posto all’amministrazione la necessità di una discontinuità nella politica di programmazione del reclutamento nell’Istituto che abbandoni la disordinata emergenzialità attuale a favore di due direttrici fondamentali: la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e la valorizzazione delle competenze interne.
La FLC CGIL ha chiesto quindi che a partire dal bando di III livello si realizzi la costruzione di un piano complessivo e unitario che metta insieme le aspettative dei lavoratori e le politiche necessarie per realizzarle. E’ necessario l’immediato avvio della trattativa sull’applicazione dell’ Art. 5 del CCNL 2002-2005, per l’immissione in ruolo del personale precario già selezionato e idoneo all’assunzione, attraverso un canale specifico e dedicato; la stesura di un protocollo d’intesa che indichi le procedure standard che sintetizzino le migliori pratiche (sistematica riserva dei posti nelle procedure concorsuali, inclusione negli eventi dell'Istat, aspettativa per chi sceglie il III livello a tempo determinato) per portare a soluzione il problema del sottoinquadramento.
Il Presidente ha risposto mostrando disponibilità alle sollecitazioni della FLC e delle altre organizzazioni sindacali presenti e chiedendo a sua volta “disponibilità” a portare a buon fine entro l’anno un "pacchetto" di questioni da tenere insieme che implicano il ritorno al tavolo di trattativa della FLC CGIL.
La FLC CGIL e i lavoratori verificheranno quindi a breve se il pacchetto si trasformerà in un “pacco” per i lavoratori, come è avvenuto con il caso dell'art. 54 l'anno scorso.
In una condizione drammatica come quella attuale, in cui è difficile immaginare vie di uscita immediate realmente soddisfacenti sui temi qui posti, riteniamo risolutivo costruire un fronte ampio e compatto di rivendicazioni che metta lavoratori e organizzazioni sindacali nella condizione di maggior forza per affrontare le battaglie dei prossimi anni.