Ciao Carlo, tu sei "nuovo" dell'Istat, ma da subito ti sei attivato nella FLC CGIL, come mai?
Sono entrato all'Istat nel 2010, prima lavoravo all'Isae, dove avevo lavorato, all'inizio come precario, dal 1999. Ho anticipato i tempi, visto che poco dopo il governo Berlusconi ha soppresso l'Isae e i suoi ricercatori e tecnologi sono finiti all'Istat. Già all'Isae ero stato per 5 anni responsabile del comitato degli iscritti della FLC CGIL, per cui è stato naturale continuare all'Istat la mia esperienza sindacale.
Perché pensi sia giusto impegnarsi nel sindacato?
Credo che l’unico modo per migliorare il mondo in cui viviamo sia quello di impegnarsi. E quindi, nonostante tutte le critiche che tanti (a volte a ragione) muovono ai sindacati, è importante per me essere parte attiva nel migliorare il luogo in cui si lavora e nel difendere i diritti e le persone.
Sono convinto che il sindacato abbia un ruolo fondamentale come rappresentante dei lavoratori di fronte alla controparte; eliminare le relazioni sindacali vorrebbe dire mettere di fronte direttamente l’amministrazione e i lavoratori, che quindi sarebbero inevitabilmente la parte debole e, quindi, spesso perdente.
Per questo mi sono candidato.
E perché ti sei candidato con la FLC CGIL?
Che domande sono? E chi altro, se no?