Nella serata di mercoledì 4 marzo è finalmente stato pubblicato sulla Intranet il comunicato numero 29, firmato dal Direttore generale, che estende il lavoro agile ai lavoratori di tutte le sedi dell’Istat, dal 5 al 15 marzo. I dipendenti potranno quindi usare il codice 602 (lavoro agile per calamità) per tutto il periodo per lavorare fuori dall’ufficio: non è necessario aver firmato l’accordo sul lavoro agile “ordinario”. Rimane la facoltà dei “direttori di riferimento, d’intesa con i rispettivi dirigenti” di “contingentare lo svolgimento dell’attività lavorativa dal domicilio, dandone comunicazione tramite e-mail al personale individuato”. Chiediamo al personale di segnalare criticità su questo punto. Diamo atto all’amministrazione di avere, seppure in extremis, seguito la strada corretta.
Di seguito un resoconto di quanto si è detto nell’incontro di martedì 3 marzo su questo argomento.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la richiesta all’amministrazione, nel rispetto delle norme, di adottare tutti i comportamenti prudenziali volti a contenere le probabilità di contagio. Abbiamo chiesto all’amministrazione, preoccupata di contemperare le ragioni sanitarie con gli obblighi di produzione, rincorrendo gli aggiornamenti normativi, di attestarsi nella parte “alta” dei provvedimenti. Dopo la notizia sul Decreto sulla chiusura di scuole e università in tutta Italia fino a metà marzo, abbiamo immediatamente sollecitato la posizione più prudenziale possibile.
Lavoro agile straordinario per tutti i dipendenti a prescindere dalla sede. L’amministrazione ha risposto ieri che confermava il lavoro agile straordinario solo per le sedi del nord, fino al 13 marzo. Abbiamo chiesto di pubblicare un provvedimento e non adottare soluzioni individuali caso per caso. Come detto sopra, il comunicato è uscito infine sulla Intranet intorno alle 20 di mercoledì 4 marzo.
Obbligo di rientro dei telelavoratori. L’amministrazione ha accettato la proposta sindacale di sospendere fino a metà marzo l’obbligo di rientro settimanale per i telelavoratori, di tutte le sedi. Il comunicato della DCRU, pubblicato sulla Intranet, sospende infatti l’obbligo di rientro settimanale fino al 13 marzo.
Telelavoratori attuali: abbiamo chiesto di valutare la proroga degli attuali progetti fino a fine emergenza.
Missioni e riunioni. Abbiamo chiesto la massima prudenza. Al momento sono state sospese, annullate o rinviate le missioni e gli incontri fino a metà marzo e l’indicazione è di spostare ad aprile gli eventi di marzo, tranne alcuni. Il comunicato numero 29 si conclude con la sospensione “fino alla stessa data del 15 marzo p.v.” di “qualsiasi attività formativa che preveda la presenza del personale dell’Istituto”.
Gel disinfettante per le mani e salviette monouso. Dopo avere meditato sulla proposta sindacale immediata di lunedì 24 febbraio, l’amministrazione, anche in seguito alle nette disposizioni del DPCM del 1° marzo (ribadite nell’ultimo DPCM), ha finalmente deciso di approvvigionarsi di disinfettanti da collocare agli ingressi delle sedi romane e di salviette monouso. Sarebbero arrivate mercoledì, e quindi dovrebbero essere disponibili nelle sedi nei prossimi giorni. Abbiamo chiesto di provvedere anche nelle sedi territoriali. Abbiamo ribadito la richiesta di chiudere gli sportelli al pubblico negli uffici territoriali.
Rilevazioni sul campo. Abbiamo chiesto come FLC CGIL un’attenzione massima al lavoro di rilevazione sul campo, per la pericolosità intrinseca della professione di intervistatore, per la propria salute e quella degli intervistati, anche coordinandosi con le autorità sanitarie locali, al di là della “zona rossa”.
Informazione e sensibilizzazione. Abbiamo chiesto di inserire le segnalazioni di corretti comportamenti all’interno delle sedi, in modo da avvisare consulenti, visitatori, lavoratori di ditte esterne. Non basta la Intranet.
Pulizia dei locali: abbiamo nuovamente sollecitato l’incremento delle ore per le ditte di pulizia in virtù del lavoro straordinario richiesto, anche in relazione ai cantieri aperti a via Balbo 16 e a viale Liegi. Si registrano in molti bagni carenze di sapone per le mani e l’esaurimento dei rotoli di asciugamani a rullo.
Mense: abbiamo richiesto, anche dopo la nota inviata lunedì, di risolvere il problema della mancanza di personale a viale Liegi, che costringe peraltro a lunghe code, in contraddizione con le raccomandazioni sanitarie sull’assembramento nei punti ristoro.