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Piano di fabbisogno e proroghe dei contratti a tempo determinato: incontri all'Istat

Lunedì 15 settembre 2014 si sono svolti due incontri tra organizzazioni sindacali e amministrazione

16/09/2014
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Lunedì 15 settembre 2014 si sono tenuti due incontri tra organizzazioni sindacali e amministrazione all'Istat.

La mattina c'è stato un confronto sulla nuova bozza di piano di fabbisogno, il pomeriggio un incontro di contrattazione sulle proroghe dei precari.

Piano di fabbisogno 2014-2016

La FLC CGIL ha innanzitutto ribadito quanto già scritto sinteticamente nella prima analisi della bozza.

L'Istat, con questa bozza di piano, si è messo finalmente in linea con la normativa, destinando il 50% delle risorse del turnover 2012-2015 ai concorsi speciali riservati, come previsto dal Decreto D'Alia dell'anno scorso. E' comunque incredibile che si sia perso tutto questo tempo.

E' positivo che nella tabella sintetica dei fabbisogni si faccia riferimento all'attuale personale precario più le cessazioni previste nei prossimi anni e non più, come nella bozza di marzo, alle esigenze fin troppo analitiche dei dipartimenti.

Abbiamo apprezzato il riferimento al possibile utilizzo delle economie per la contrattazione, le stabilizzazioni e la valorizzazione professionale, che è un primo riscontro alle proposte della FLC CGIL in tal senso. E' inoltre positivo il riferimento a passaggi di livello e carriere (articolo 15, articolo 54 e articolo 53). Abbiamo chiesto però di dare attuazione alle dichiarazioni di principio, con la convocazione immediata di un tavolo di contrattazione sui passaggi di livello.

Ci è stato confermato che a breve verrà fissato l'incontro "programmatico" con il Presidente richiesto dalla FLC CGIL.

Abbiamo chiesto informazioni sulle richieste di autorizzazione ad assumere inviate, secondo quanto si legge nella bozza di piano di fabbisogno, a marzo 2014, per le residue 25 assunzioni dal concorso di VI livello.

E' stato risposto che sono stati fatti tre solleciti a Funzione Pubblica e MEF, l'ultimo a luglio, e che l'Istat spera di ottenere le autorizzazioni a breve.

Abbiamo chiesto all'Istat una posizione chiara sui concorsi di III livello banditi nel 2011, di cui si attende (per l'ennesima volta) la pubblicazione delle date delle prove scritte a fine settembre. 

Ci è stato risposto che non c'è ancora una decisione definitiva, che sarà presa nei prossimi giorni. Nel frattempo sono stati attuati alcuni adempimenti burocratici, come la prenotazione delle aule, per l'eventuale prova scritta a fine ottobre. Sul profilo di tecnologo rimangono gravi problemi, quindi certamente non si svolgeranno le prove scritte a breve.

Le domande presentate nel 2011 sono state 1.065 per il profilo di ricercatore e 639 per il tecnologo. Tra i concorrenti ci sono 141 precari e 169 sottoinquadrati dell'Istat nei concorsi da ricercatore e 84 precari e 105 sottoinquadrati in quelli da tecnologo.

E' significativo che il Consiglio abbia deciso nella sua ultima riunione, il 10 settembre scorso, di "riavviare" la procedura di conferimento di incarico di Direttore Generale avviata un anno fa e mai portata a termine dall'ex presidente facente funzioni Golini "in considerazione del lungo lasso di tempo intercorso dalla sua pubblicazione e la necessità di aggiornare i curricula e le motivazioni per la presentazione di eventuali ulteriori manifestazioni di interesse, fissando un nuovo termine". E' evidente che a maggior ragione andrebbe "riavviata" una procedura concorsuale risalente a 3 anni fa, che rispondeva a un fabbisogno ancora più antico.

Nella bozza di piano di fabbisogno sono previste, fino al 31 dicembre 2016, 13 assunzioni al III livello e 16 al II, attraverso procedure di "reclutamento dall'esterno". Nell'autorizzazione avuta nel 2010 e nel bando di concorso erano 40 posti al III e 20 al II. Nel piano di fabbisogno dell'anno scorso erano 17 al III e 9 al II. C'è stato un ribaltamento inspiegabile tra i livelli. Abbiamo chiesto di ripristinare, anche per una questione di coerenza, le proporzioni originali tra II e III livello.

E' stata chiesta maggiore trasparenza nelle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette che risultano in atto in alcune sedi territoriali.

Secondo noi va tolto il riferimento alla procedura del conferimento di incarichi (co.co.co.). Non solo siamo infatti contrari all'introduzione di "nuove" figure precarie all'Istat, ma non comprendiamo cosa c'entri fare riferimento, nel piano di fabbisogno, a una procedura interna dell'Istat.

Abbiamo chiesto, nel fare riferimento all'accordo sulle proroghe, di togliere una frase ambigua, che sembra riferirsi solo ai precari che hanno i requisiti per partecipare ai concorsi speciali riservati previsti dal DL 101/2013.

Il direttore generale si è detto disponibile ad accogliere, almeno in parte, le modifiche chieste dalla FLC CGIL e dalle altre organizzazioni sindacali al testo del piano di fabbisogno, che dovrebbe essere portato al prossimo Consiglio ad ottobre, e anche a ragionare su modifiche alla dotazione organica nel prossimo futuro per risolvere alcuni problemi di profili che hanno ad oggi scarsa possibilità di carriera, come i CAMM VII livello e OPTER VII livello. 

Sui benefici assistenziali, su cui la FLC CGIL aveva scritto una nota la scorsa settimana, è stato annunciato uno sblocco per i residui del 2012. Dovrebbe uscire un comunicato dell'amministrazione in merito.

Accordo sulle proroghe dei contratti a tempo determinato

L'amministrazione ha inviato nel fine settimana una bozza di accordo. La nuova bozza, anche se ricca di riferimenti normativi e considerazioni preliminari per oltre 3 pagine, è più snella di quella discussa negli incontri della primavera, e ha un impianto complessivamente robusto. E' importante il riferimento sia al censimento permanente, sia ai progetti di innovazione che l'Istat sarà chiamato a condurre nei prossimi anni.

La FLC CGIL ha fatto osservazioni puntuali, chiedendo di togliere alcune ridondanze e punti ambigui. Il riferimento alle attività che l'Istat deve e vuole svolgere nei prossimi anni è corretta, in particolare il riferimento alla fase transitoria che porterà al censimento permanente. Per questo abbiamo proposto un accordo di proroga che porti al 31 dicembre 2020. E' invece fuorviante il riferimento al Piano Strategico Triennale 2015-2017, perché le attività non si esauriscono nel periodo in esame nel documento. Per cui non è soddisfacente un accordo che abbia come data finale il 31 dicembre 2017.

L'amministrazione si è impegnata a presentare nei prossimi giorni una nuova bozza, tenendo conto delle osservazioni delle organizzazioni sindacali. Giovedì mattina dalle 9.30 è convocata a via Balbo un'assemblea di aggiornamento dei precari.

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