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ISTAT. Carriere e salari devono tornare al centro della discussione

Un'affollata assemblea rilancia i temi. L'amministrazione deve rispondere alle richieste della FLC CGIL

11/06/2014
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Questa mattina, mercoledì 11 giugno, si è tenuta un’affollata assemblea del personale a via Balbo, che arriva in una fase di riattivazione del dibattito interno al personale sugli argomenti della contrattazione, già emersi nelle assemblee indette dalla FLC CGIL nelle scorse settimane. E’ emersa una forte richiesta di  sbloccare gli strumenti contrattuali che riguardano le progressioni di livello (articolo 54) e le progressioni economiche (articolo 53) dei tecnici e amministrativi, nonché di erogazione delle parti di salario di produttività che continuano ad essere bloccate dal 2011.

La FLC CGIL da mesi chiede all’Istat di produrre i calcoli degli aventi diritto per gli anni 2012, 2013 e 2014, sia per i passaggi di livello ex articolo 54, sia per le progressioni di fascia ex articolo 53, in modo da poter programmare, nell’ambito delle risorse del salario accessorio, l’attivazione dei due istituti contrattuali, seppure solamente con effetti giuridici. Non abbiamo mai smesso di sollecitare l'amministrazione in questo senso.

Il 14 aprile abbiamo inviato all’amministrazione una nota articolata, ribadendo che è necessità dell’Istituto, chiusa la vicenda dell’accessorio 2011, quella di aprire una fase di contrattazione con il fine di riattivare le carriere del personale, alle quali invece non si faceva nemmeno cenno all’interno della bozza di piano di fabbisogno presentata e tuttora in corso di ridefinizione.

Dopo un primo incontro interlocutorio, nell’ultima convocazione l’amministrazione ha omesso dagli argomenti il tema delle carriere e in generale del salario accessorio. Riteniamo la situazione di una gravità con pochi precedenti, a questo punto avremmo dovuto infatti già aver concluso l’accordo per la proroga dei contratti a tempo determinato e ci saremmo dovuti completamente occupare della questione degli avanzamenti di carriera. Per evitare che la nostra presenza fosse utile a mascherare un colpevole immobilismo dell’Istat, abbiamo ritenuto doveroso sospendere la nostra partecipazione ai tavoli di contrattazione.

In un quadro come quello appena descritto crediamo sia particolarmente utile che il personale sia unito nelle sue richieste, e a questo fine certo non aiuta l’estrema frammentazione dei tavoli sindacali: noi siamo, da sempre, per costruire tavoli unitari, più inclusivi possibile. Accogliamo ad esempio, a questo proposito, con sincero interesse il comunicato odierno dell’USI in merito alle questioni qui poste.

La FLC CGIL tornerà al tavolo alle condizioni già dichiarate, ovvero la prospettiva di una rapidissima chiusura dell'accordo sulle proroghe dei contratti a tempo determinato, l'apertura della trattativa sulle carriere del personale (articolo 54 e articolo 15) e la chiamata alla firma sull'assistenziale sulla base delle nostre richieste.

Ribadiamo che è urgente e necessario che l’Istat risponda alle legittime aspettative del personale, altrimenti è inevitabile che all’Istat torni al centro della scena l’iniziativa di mobilitazione. 

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