Nella riunione del 16 marzo 2015, il direttore generale ha spiegato che, a causa del costo eccessivo dello stabile di piazza Indipendenza, la chiusura di quella sede avrà effetto pressoché immediato.
Le gravi inadempienze, gli errori e una gestione dei beni immobiliari dell’Istituto in alcune fasi poco chiara, che ha determinato scelte disfunzionali e aggravio di costi per l’Istat, sono state negli anni costantemente denunciate dalla Flc Cgil: dalla presa in locazione dello stabile di viale Oceano Pacifico (che non è stata la scelta più funzionale, collegata ed economica) alla sede poco utilizzabile e molto costosa come quella di Piazza Indipendenza (che secondo l'ex presidente Giovannini era comunque da tenere perché una “bella sede”).
Nella gestione dello stabile di piazza Indipendenza si vuole applicare, come già fatto in precedenza, una logica di emergenza per coprire le gravi responsabilità dell’Istat.
L’Istat nei prossimi mesi si appresta ad acquisire in via definitiva un nuovo stabile in via Balbo e ad ultimare i lavori di messa in sicurezza della sede centrale, come pianificato durante il 2014. Questi due interventi consentiranno di riportare nel polo centrale il personale ingiustamente spostato a via Tuscolana, causando disagi alle persone e alle attività, dismettere alcune sedi del polo centrale generando significativi risparmi, offrire respiro alle esigenze derivanti dalla riorganizzazione dell’Istituto.
Finora le conseguenze degli errori e degli sperperi più o meno dolosi della dirigenza dell’istituto le hanno pagate unicamente i lavoratori in termini di disagi personali, e le attività di produzione, messe in condizione di non operare con la massima efficacia. Ci si chiede se sia sensato continuare su questa strada anche per la sede di Piazza Indipendenza, mentre l’Istat non reputa di dover chiedere conto a se stesso e ai propri vertici né della impensabile quantità di tempo che la ditta incaricata sta impiegando per lo svolgimento dei lavori di messa a norma della sede centrale, né degli impedimenti che continuano a bloccare l’iter per prendere definitivamente possesso del nuovo stabile in via Balbo.
Per decidere in modo condiviso la posizione da adottare su questa vicenda dalla Flc Cgil e per discutere delle conseguenze sulle attività e sulle persone del trasferimento immediato prospettato dall’Amministrazione abbiamo indetto assemblea per giovedì 19 marzo alle ore 10.30 nell’aula Baffi al piano terra della sede di Piazza Indipendenza.